A spasso con gli eroi antimafia tra gli uffici della questura di Palermo.
È la singolare esperienza offerta ai ragazzi che parteciperanno il 15 ottobre alla rassegna "Le vie dei tesori": una riscoperta di siti e di luoghi simbolici di Palermo.
In questura saranno rievocate,
lungo un percorso preparato dalla giornalista Alessia Franco, le
figure di tanti poliziotti caduti per mano di mafia dal 1963 al
1988. Il cuore del percorso è la ricostruzione dello studio dove
lavorava il vice questore Boris Giuliano ucciso nel 1979. Ci
sono ancora gli arredi originali, alcuni oggetti che richiamano
la lotta a Cosa nostra, rapporti e documenti firmati da Giuliano
nel corso della sua attività.
Lungo il percorso saranno rievocate le storie di tanti
servitori dello Stato, a cominciare da Silvio Corrao, una delle
sette vittime della Giulietta al tritolo esplosa nel 1963 nella
borgata di Ciaculli. Gli altri eroi antimafia dei quali i
ragazzi faranno conoscenza sono Gaetano Cappiello, Filadelfio
Aparo, Lenin Mancuso, Calogero Zucchetto, il commissario
Giuseppe Montana, il vice questore Ninni Cassarà, l'agente
Roberto Antiochia morto dopo avere rinunciato alle ferie,
l'agente Natale Mondo il "Serpico" della squadra mobile.
"Ho lavorato - dice Alessia Franco - sul concetto di eroe
classico e di quello moderno. Vorrei che arrivasse un messaggio
preciso: chi rischia la vita per gli altri è un eroe, ma siamo
chiamati tutti a prendere in carico un pezzetto di questo
eroismo. Perché attraverso la condivisione e l'impegno
collettivo contro la criminalità organizzata forse il destino di
queste persone non sarebbe stato la morte".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA