"Era un debito che avevo con me stesso e con la memoria dei fratelli Tatarella.
Questa fondazione è un'istituzione utile, essenziale e necessaria per salvaguardare un patrimonio culturale e ideale".
E' quanto ha
dichiarato il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, a
margine della sua visita a Bari alla fondazione Tatarella, dove
si possono trovare scritti e ricordi delle due figure simbolo
della destra non solo pugliese. Pinuccio Tatarella è stato
infatti anche vicepresidente del Consiglio dei ministri.
Salvatore Tatarella, invece, europarlamentare di lungo corso.
Musumeci è stato amico personale di entrambi. Ad accogliere il
governatore siciliano nella sua visita tra le stanze e gli
archivi della fondazione c'era anche il vicepresidente Fabrizio
Tatarella, figlio di Salvatore e nipote di Pinuccio.
"Quando si parla del processo evolutivo della destra post
fascista in Italia - ha detto Musumeci - non si può non parlare
di Pinuccio Tatarella e di Salvatore che ne ha conservato fino
all'ultimo la memoria e la condotta ideale". "Pinuccio -ha
ricordato - è stato l'uomo che mi ha chiamato nel 1987 a far
parte della corrente 'Destra in movimento' proponendomi di
candidarmi alla federazione di Catania che era tra le più grandi
d'Italia". "Iniziò così l'avventura insieme a questo
straordinario uomo che - conclude - ebbe l'intuito di
comprendere che solo una destra moderna e radicata nei valori
del passato, ma capace di aprirsi e confrontarsi con le altre
sensibilità culturali, poteva consentire in Italia l'alternanza
di governo. E aveva ragione".
"Grande emozione per la visita del presidente Musumeci. Qui -
ha sottolineto il vicepresidente Tatarella - è conservato
l'archivio e le riviste di Pinuccio che hanno segnato il
passaggio dalla destra di protesta alla destra di governo. In
queste stanze che profumano di storia, è stata pensata,
immaginata e realizzata la destra di governo".
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