"Prima della guerra eravamo molto
fiduciosi sulla ripresa di questa estate. Il conflitto ha un po'
cambiato le cose". Lo dice Olivier Jankovec, direttore generale
di Aci Europe (Airports Council International), la federazione
mondiale degli aeroporti che riunisce 500 scali aeroportuali di
48 paesi, nel suo intervenuto di apertura della seconda giornata
di Aci Race, la 13esima edizione dell'assemblea degli aeroporti
regionali europei che si sta svolgendo al teatro Massimo di
Palermo. "Se guardiamo i dati nei mesi di gennaio e febbraio, a
livello complessivo, il network degli aeroporti europei segnava
-45% del traffico passeggeri rispetto al 2019 - ha detto
Jankovec -. Le indicazioni che avevamo per questa estate erano
molto positive, soprattutto sul mercato europeo, con il
raggiungimento dei livelli di traffico quasi come il 2019.
Adesso le cose sono un po' cambiate - conclude il direttore
generale di Aci Europe - Ovviamente, a soffrire di più saranno
gli aeroporti che hanno una forte dipendenza dal mercato
russo/ucraino, Bulgaria, Cipro e chi si trova vicino all'area di
conflitto, dove ci potrà essere una sorta di calo di fiducia sui
viaggi"
Riproduzione riservata © Copyright ANSA