I familiari di Cinzia Pennino, 44 anni, la docente di scienze morta a Palermo due settimane dopo avere ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca hanno depositato un esposto e un'istanza di accesso all'Aifa e all'Asp.
I legali che assistono i familiari della donna, intendono verificare se ci siano profili di responsabilità ma anche criticità legate al consenso informato.
In particolare
vogliono capire perché la docente era stata in un primo tempo
rimandata indietro e poi invece vaccinata da un secondo medico,
quattro giorni dopo, che non si è posto gli stessi problemi del
primo.
Sulla vicenda il procuratore aggiunto Ennio Petrigni e il
sostituto Giorgia Spiri hanno aperto un fascicolo. Secondo il
parere dei familiari - riportato nell'esposto presentato con
l'assistenza degli avvocati Raffaella Geraci e Alessandro
Palmigiano - la professoressa Cinzia Pennino era in ottima
salute fino alla data della somministrazione del vaccino
AstraZeneca e risulterebbe, quindi, evidente un rapporto
causa/effetto tra il vaccino e la trombosi mortale.
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