Avvolto nella nebbia della pianura padana, Rigoletto si aggira sperduto, perché anche lui è un'"anima nera".
John Turturro, alla sua prima regia d'opera, e Francesco Frigeri, per le scene, rendono omaggio a Verdi e a Mantova, con un "Rigoletto" dark.
Al debutto al Teatro Massimo
di Palermo - coproduzione con i teatri di Torino, Liegi e Tokio
- Turturro realizza uno spettacolo elegante, essenziale,
sottile. Il regista statunitense lascia tutto lo spazio alla
musica e al canto, convinto che solo così vengono fuori i veri
caratteri. E il pubblico apprezza.
In gran forma il direttore, Stefano Ranzani che supera se
stesso, con una misura esemplare. Nel cast George Petean,
Rigoletto dalla voce possente, ancor meglio il baritono del
secondo cast, Amartuvshin Enkhbat, dalle eccellenti capacità
attoriali. Nel ruolo di Gilda si alternano Maria Grazia Schiavo
e Ruth Iniesta in scena per la prima. Ivan Ayon Rivas è un
giusto duca di Mantova. Un plauso alle luci di Alessandro
Carletti. Repliche fino al 21 ottobre.
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