La vita di padre Pio raccontata in una mostra unica nel suo genere arriva in anteprima assoluta a Monreale. Una esposizione che racconta, attraverso le reliquie e le carte, la vita speciale di un frate, che si è reso protagonista di miracoli così come accertato dalla Chiesa, tanto da diventare Santo. Una mostra che condivide con il pubblico la storia di quella che diverrà una grande amicizia. "La Grande Luce. Padre Pio - Tra Scienza e Fede", la "monumentale" esposizione sul Santo di Pietrelcina, prodotta da Navigare Srl e Sicilia Musei - in programma dal 29 giugno a Monreale (nel primo piano del Complesso monumentale Guglielmo II (ex Monastero dei Benedettini), si apre per volta prima con questa formula al pubblico siciliano. La mostra - composta da oltre mille tra oggetti, reliquie, scritti, evidenze mediche - è costituita dai preziosi reperti custoditi dalla famiglia Festa per circa cento anni; sino ad oggi erano stati raramente esposti, negli anni, sempre in luoghi ecclesiastici, chiese e cattedrali. Sarà esposto in una teca anche il guanto, simbolo di miracoli e della sofferenza del frate. La mostra, ideata e diretta da Alberto Festa - pronipote del medico Giorgio Festa che studiò il Santo per oltre vent'anni su incarico del Sant'Ufficio della Santa Sede - il quale continuando l'opera di divulgazione cominciata dallo zio, si propone sotto una veste storico, culturale, religiosa ed è fruibile da tutti, credenti e non, che potranno trovare molte risposte su uno dei più amati mistici del secolo passato, venerato in tutto il mondo. L'allestimento della mostra è stato pensato come un luogo della fede di astrazione spazio temporale per dare al visitatore una sensazione mistica, in una dimensione di raccoglimento e di preghiera.
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