Sabato alle 21 al cinema De Seta
dei Cantieri culturali alla Zisa, a Palermo, sarà proiettato il
film di Marco Ferreri "La donna scimmia", per iniziativa
dell'associazione Lumpen, nella versione restaurata, per rendere
omaggio al regista nel ventennale della morte. Franco Maresco,
direttore artistico della Lumpen dice che "quello che lascia
stupiti e fa incazzare è constatare che anche Ferreri, come
tanti altri, è finito nel dimenticatoio".
Realizzato nel 1964, il film fu presentato a Cannes.
Interpretato da Ugo Tognazzi e Annie Girardot, in Italia i
pareri furono contrastanti e al botteghino andò tutt'altro che
bene. "Ho conosciuto Ferreri nell'ultimo periodo della sua
vita", racconta Maresco "al festival di Pesaro vide 'Grazie
Lia', fatto da me e Ciprì. Era entusiasta e mi disse che tra le
poche cose che guardava in televisione c'era 'Cinico Tv'. Gli
piaceva la nostra cattiveria perché la trovava salutare in un
cinema italiano che per lui era diventato 'insopportabilmente
piagnone'".
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