Eternity, con Filippo Luna e Silvia Scuderi, in prima nazionale al teatro Donnafugata di Ragusa Ibla. Uno spettacolo duro che strappa le viscere per l'orrore dell'argomento trattato e che ci invita a riflettere sulla pericolosità dell'amianto e sugli imprenditori spregiudicati che lucrano sulla pelle dei lavoratori. Il racconto, scritto e diretto da Claudia Puglisi, liberamente ispirato al libro di Emiliano Fittipaldi Così ci uccidono (Rizzoli 2010), debutta venerdì 10 marzo (ore 20.30), con replica l'indomani.
Il progetto, curato da Turi Occhipinti e Gaetano Scollo, dall'Associazione culturale La Compagnia Prese Fuoco e da Sentieriblei, prende spunto da un fatto di cronaca, quando nel 2012 il tribunale di Torino condannò in primo grado a 16 anni il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny, 65 anni, e il barone belga Louis De Cartier, 91 anni. Entrambi gli uomini, ma in periodi diversi, furono a capo dell'Eternit, la multinazionale che produceva amianto e che in Italia possedeva diversi impianti. Quella di Torino fu giudicata una sentenza storica, i due imprenditori furono accusati di disastro doloso permanente e di omissione dolosa di misure antinfortunistiche, secondo i giudici sulle spalle dei due miliardari pesarono le morti di migliaia di persone tra operai, familiari e cittadini comuni tutti colpiti da mesotelioma pleurico, considerato dai medici uno dei tumori più aggressivi e mortali. "Il nostro obiettivo - spiega Claudia Puglisi, affiancata in questo suo ultimo lavoro dai familiari dei morti per amianto - è quello di tentare di rendere giustizia alle vittime anche attraverso il teatro. La rappresentazione dell'ingordigia del denaro a danno della vita delle persone è uno degli argomenti che più ci sta a cuore. Le atrocità che sono venute fuori negli ultimi anni ci hanno portato a voler realizzare uno spettacolo che possa raggiungere le coscienze di tutti quanti".
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