"Si chiama Salvo e le mafie" il graphic novel-romanzo di Riccardo Guido che racconta ai più giovani, in 60 pagine, quasi 70 anni di mafie ed antimafie, soprattutto usando la storia di Cosa Nostra. Ci sono il bisnonno mafioso dei tempi dei latifondi, il nonno che inizia a trafficare droga, il padre che va al nord e mette la cravatta.
Ed è proprio il padre a rispondere alle domande di Salvo.
E' rivolto alla fascia d'età 9-15 e pensato soprattutto per le scuole. E' più una traccia per sviluppare un lavoro in classe, attirando l'attenzione dei ragazzi anche grazie alle illustrazioni di un bravo disegnatore, Sergio Riccardi, che un manuale scolastico. "Il mio obiettivo - spiega l'autore, Riccardo Guido, che dal 2000 collabora con la Commissione Parlamentare Antimafia e che ha partecipato alla stesura delle principali relazioni approvate dalle Commissione - oltre a cercare di utilizzare linguaggio e modelli adatti a ragazzi, è più di suscitare domande che dare risposte. La particolarità, rispetto ad altri libri sulle mafie, è che la figura "positiva" alla fine non è un magistrato o un poliziotto, ma un collaboratore di giustizia. L'ho scelto perché parlando nelle scuole mi sono reso conto che il tema del "tradimento" è un tema complicato, che i docenti hanno difficoltà a gestire, ed era anche, forse, il modo migliore per far passare il messaggio che le mafie si battono rompendo i patti sbagliati". Il libro contiene poi delle schede tematiche e l'elenco delle vittime innocenti. Le illustrazioni sono di Sergio Riccardi. La prefazione è del presidente dell'Anticorruzione Raffaele Cantone. Domenica 17 novembre l'autore presenterà il libro a Berlino ed il giorno dopo incontrerà alcuni studenti che studiano l'italiano sempre a Berlino, "per fare loro capire che è vero che siamo il Paese delle mafie, ma anche quello che ha sviluppato il contrasto alle mafie", conclude l'autore.
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