Venticinque studenti potranno
iscriversi alle facoltà di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria
dell'Università di Palermo. Lo hanno deciso i giudici del Tar di
Palermo che, assistiti dagli avvocati Carlo Fratello e Francesco
Lo Presti, hanno accolto il loro ricorso.
Secondo i legali nel sistema dei test di ammissione c'era una
grave irregolarità: nel corso delle prove non è stato garantito
l'anonimato. "La conoscenza - dicono i giudici - del codice
identificativo abbinato a ciascun candidato prima della
compilazione dei questionari viola il principio dell'anonimato".
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