Alpesh Chauhan ritorna per la
terza volta a Cagliari. Il giovane direttore britannico, di
origine asiatica, sarà alla guida dell'orchestra del Teatro
Lirico venerdì 17 gennaio alle 20.30 e sabato 18 alle 19 per il
sesto appuntamento con la stagione concertistica. La parte del
violino solista è affidata a Pavel Berman.
"Con gioia ed emozione ritorno sul podio del Lirico di
Cagliari, luogo che ha un posto speciale nel mio cuore, è la
città legata al mio esordio nella lirica, nel 2017 quando ho
diretto Turandot", ricorda all'ANSA Chauhan, protagonista nel
capoluogo anche di due concerti nel 2016 e nel 2017. "Con
l'orchestra - racconta - si è creato da subito un grande
feeling. Ciascun componente mi ha trasmesso una grande passione
e voglia di fare musica e per un direttore questo è un sogno".
Della Sardegna conserva anche ricordi legati al paesaggio.
"Mi porto dentro di me l'immagine indimenticabile di Tuerredda,
la litoranea ricca di scorci che conduce a questa meravigliosa
spiaggia". Poi torna al programma musicale del concerto: "Due
pagine particolarmente interessanti, una notissima, il Concerto
in Re maggiore per violino e orchestra, op. 77 del compositore
tedesco Johannes Brahms, l'altra meno conosciuta ma altrettanto
affascinante, la Sinfonia n. 1 in La bemolle maggiore, op. 55 di
Edward Elgar, compositore britannico, la terra dove sono nato.
Due compositori che giungono da due paesi diversi, anche nel
modo di utilizzare il linguaggio musicale, i colori. Da un lato
un suono caldo, aperto, avvolgente, dall'altro una sinfonia
ricca di pathos, emozione".
Il direttore d'orchestra si sofferma sul terzo movimento
della Sinfonia di Elgar, l'adagio, ricordando l'entusiasmo con
cui Hans Richter, il maestro che per primo la eseguì, la
descrisse come "la più grande sinfonia dei tempi moderni". Del
resto, Elgar fu probabilmente il massimo esponente della musica
britannica della sua epoca e uno dei più importanti compositori
europei. Insieme al concerto di Brahms, il programma offre
dunque l'ascolto di due eccellenti pagine.
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