La commissione Urbanistica del Consiglio regionale ha approvato, con i soli voti della maggioranza, il disegno di legge di adeguamento anche in Sardegna del Salva-casa di Salvini, la legge nazionale in vigore da luglio dello scorso anno che permette di 'sanare' irregolarità costruttive che non sconfinano in abusi gravi.
Si tratta di un primo via libera al ddl, in attesa del parere del Consiglio delle Autonomie locali. Il provvedimento è atteso in Aula non prima di fine maggio, inizio giugno. Nel testo di 30 articoli, il decreto di Salvini non è recepito in toto: resta fuori la soglia minima di 20 metri quadri per l'abitabilità dei monolocali, che in Sardegna continua a essere di 28.
"Sono molto soddisfatto - commenta il presidente della commissione Roberto Li Gioi (M5s) - L'approvazione è un risultato a cui siamo arrivato grazie al grande lavoro dell'assessorato dell'Urbanistica, degli uffici del Consiglio regionale, dei consiglieri della maggioranza e della minoranza, dei quali sono state accolte alcune proposte".
L'opposizione però, con il vice presidente della commissione, Franco Mulas (Fdi), precisa: "Abbiamo votato contro perché di tutte le osservazioni presentate dalla minoranza e proposte nel corso delle audizioni poco è stato accolto e, anzi, in alcuni passaggi il disegno di legge è più restrittivo del Testo unico in materia edilizia. Ci siamo riservati di presentare gli emendamenti, chiederemo i dieci giorni per la relazione di minoranza e in Aula daremo battaglia".
"L'obiettivo del provvedimento - spiega l'assessore dell'Urbanistica Francesco Spanedda - è un recepimento ragionato delle disposizioni nazionali , valorizzando al contempo le specificità del nostro territorio e nel pieno rispetto del rango legislativo primario riconosciuto alla Regione Sardegna in materia edilizia". Per l'assessore, "un importante passo avanti nella direzione della semplificazione amministrativa e della chiarezza normativa, a beneficio di cittadini, professionisti, imprese e amministratori locali".
Il nuovo impianto normativo prevede la possibilità di regolarizzare con maggiore facilità le piccole difformità, aprendo così l'accesso ai bonus edilizi e favorendo la compravendita degli immobili, con una significativa riduzione dei rischi giuridici. "Abbiamo però scelto - precisa Spanedda - di non recepire quelle parti della normativa statale che, a nostro avviso, potrebbero favorire dinamiche speculative non compatibili con l'identità urbana e paesaggistica della Sardegna".
In particolare, il ddl mantiene inalterate le misure minime di abitabilità per i monolocali. Non sono previsti né l'abbassamento della superficie minima degli alloggi da 28 a 20 mq, né la regolarizzazione automatica dei locali con altezza inferiore a 2,70 metri. Restano invece in vigore le tolleranze più ampie per gli immobili già costruiti, in conformità con le disposizioni previste dalla normativa nazionale.
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