Con la sconfitta rimediata sabato
sera contro Trieste (76-92), la Dinamo Banco di Sardegna Sassari
manda in archivio la sua peggiore stagione in Serie A (18
partite perse) e deve ora pensare a ricostruire una squadra
competitiva e un ambiente che dopo due annate fallimentari ha
perso l'entusiasmo.
Le incognite sono tante, a iniziare dall'asse portante dello
staff tecnico, ossia coach e general manager. Il gm Federico
Pasquini ha già ufficializzato l'addio dopo 14 anni in biancoblu
(lo aspetta una nuova avventura a Treviso), e la società per il
momento non ha comunicato chi sarà il sostituto.
Mistero anche su chi guiderà la Dinamo dalla panchina nella
prossima stagione. Massimo Bulleri, quest'anno subentrato in
corsa dopo l'esonero di Markovic e fautore di una salvezza non
scontata, resta l'indiziato numero uno. Ma se fino a qualche
giorno fa la sua conferma sembrava cosa fatta, il dopo partita
di Trieste ha alimentato molti dubbi.
Il coach ha salutato ringraziando la società e augurando
buona fortuna alla Dinamo, non certo le parole di un allenatore
che sta per firmare il rinnovo del contratto. In più le voci di
mercato lo danno vicino a un accordo con Treviso, dove
seguirebbe Pasquini.
Per quanto riguarda i giocatori il roster è completamente da
rifondare. Capitan Bendzius e il giovane lungo Vincini
sembrerebbero gli unici sicuri di vestire ancora la maglia
Dinamo. Così come pare probabile un altro anno di contratto per
Thomas. Il play Cappelletti ha diverse offerte dopo la brillante
stagione e non sarà facile trattenerlo a Sassari.
Ma al momento ci si basa solo su voci, il futuro Dinamo è
tutto da scrivere.
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