"Spogliarci delle nostre
magliette e fare un lavoro comune". Fausto Piga, vice capogruppo
di Fdi lo dice a proposito di un emendamento sui fondi per
l'autismo. "Non dico che debba essere fatto tutto subito, ma
ricordiamoci delle persone che aspettano risposte da noi". È
l'aria che tira questa sera nell'Aula del Consiglio regionale
che sta terminando l'esame dell'articolo 2, il capitolo Sanità,
del disegno di legge 85, la manovra finanziaria della giunta
Todde. Un articolo fondamentale di questa legge di Stabilità, su
cui gli schieramenti si sono confrontati in un clima comunque
collaborativo. L'accordo per arrivare giovedì all'approvazione
sembra reggere, nello spirito dichiarato da entrambi della
responsabilità nei confronti dei sardi.
Passano così emendamenti su cui c'è convergenza e
allineamento e pur nella dialettica naturale e con qualche
scaramuccia, la minoranza lascia cadere alcune richieste.
Cassate dal presidente Piero Comandini molte norme considerate
intruse e inammissibili perché nulla hanno a che fare con
risorse economiche o perché incidono su norme regionali: "Ci
sono le proposte di legge per introdurre nuove norme o
modificare quelle sui singoli settori", ha ricordato ai
colleghi.
Tra i principali stanziamenti assegnati in questo capitolo ci
sono l'incremento di 7,5 del fondo sanitario regionale per
integrare i tetti di spesa per l'acquisto di prestazioni anche
da privati accreditati, lo stanziamento di 5 milioni per un
programma di abbattimento delle liste d'attesa sempre con
l'acquisto di prestazioni da privati. Passato anche, su istanza
dell'opposizione di centrodestra condivisa dalla maggioranza,
l'aumento dello stanziamento originariamente fissato a 3 milioni
e ora arrivato a 15 per i medici di base per ogni assistito.
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