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Qualità dell'aria buona in Sardegna, ma città più a rischio

Qualità dell'aria buona in Sardegna, ma città più a rischio

Report Snpa: nei limiti Pm2,5, Pm10, ozono e biossido di azoto

CAGLIARI, 11 marzo 2025, 15:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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In Sardegna sono nella norma i livelli di particolato atmosferico fine Pm2,5 (25 microgrammi per metro cubo è il valore limite consentito). E continuano a essere rispettati quelli annuali per il Pm10 (il valore consentito giornaliero è 50 microgrammi per metro cubo come media giornaliera, da non superare più di 35 volte in un anno).
    Nei limiti le concentrazioni di biossido di azoto in tutte le stazioni di monitoraggio. E anche per l'ozono i valori sono normali.
    È quanto emerge dall'informativa annuale del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente sulla qualità dell'aria nell'anno appena trascorso. Il rapporto è stato elaborato dagli esperti di Snpa (Ispra e le Agenzie ambientali di Regioni e Province autonome) sulla base dei risultati delle stazioni di monitoraggio.
    Per quanto riguarda il Pm10, i valori più alti in Sardegna, al massimo 30 microgrammi, si rilevano nelle aree urbane di Cagliari, Sassari e Olbia e nella zona di Portoscuso. Per il resto non non si va oltre i 20 microgrammi. Addirittura non si supera quota 15 nelle stazioni di Carbonia, Seulo e Santa Giusta.
    Ancora meglio il Pm 2,5: pallino giallo (tra i 10 e 15 microgrammi) soltanto nell'area urbana di Cagliari. Per il resto non si va oltre i 10 microgrammi. Situazione idilliaca in tutta la Sardegna per il biossido di azoto che non supera i 10 microgrammi in quasi tutta l'isola. Le due eccezioni, con valori sino a 30, riguardano le aree urbane di Cagliari e Sassari. Si tratta comunque di misure ben al di sotto dei limiti.
    La situazione più critica, ma sempre sotto controllo, è quella relativa all'ozono. Pallini gialli, valori sino a un massimo di 25, a Sarroch, Assemini e Portoscuso. Ma anche a Seulo, Macomer e Ottana. Semaforo verde, invece, per le altre stazioni, anche per le aree urbane di Cagliari, Sassari e Olbia.
    In questo caso si parla di giorni di sforamenti di valori a lungo termine per la protezione della salute umana (Olt).
   
   

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