Studenti ma anche aspiranti archeologi, reporter, documentaristi. Hanno studiato e visitato i siti archeologici, raccolto materiale e testimonianze, fissato l'incanto delle Domus de Janas tra foto e video. Un vero reportage, tutto poi confluito in schede, tabelloni, un opuscolo informativo e un sito web icoloridelleternita.it presentato questa mattina al liceo Siotto di Cagliari.
Una settantina di studenti e alunni del liceo cagliaritano e degli istituti comprensivi Ghilarza-Abbasanta e "Don Antonio Sanna" di Porto Torres sono i protagonisti di "I colori dell'eternità. Segni del passato sogni del futuro". Un progetto ideato per valorizzare alcune fra le più interessanti Domus de Janas decorate della Sardegna, grotticelle artificiali scavate nella roccia e che riportano pitture e incisioni, testimonianze di altissimo valore archeologico, architettonico e artistico.
Ancora l'iniziativa punta a tenere viva la memoria storica e soprattutto avvicinare i più giovani a questo patrimonio ufficialmente candidato unico in Italia per il 2025 a diventare patrimonio Unesco, rendendoli protagonisti della sua scoperta, divulgazione e tutela.
Finanziato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia del consiglio dei ministri, è promosso dal Gruppo archeologico karalitano (Gak) in collaborazione con Cesim (Centro studi identità e memoria) presieduto da Giuseppa Tanda, da anni impegnata per far sì che 26 monumenti preistorici della Sardegna, tra cui numerose Domus de Janas decorate, siano inseriti nella lista Unesco. Si avvale della partnership delle tre scuole e copre l'intero anno scolastico. A presentarlo dopo i saluti del dirigente scolastico Aldo Pillittu, per il Gal la presidente Maria Spanedda e Donatella Ferrara, le referenti del Siotto Monica Cambosu e della scuola di Ghilarza Valeria Manca, Barbara De Nicolo, vicepresidente Cesim e gli studenti del Siotto Michele Zoccheddu e Ester Ruggeri.
Sono state prese in esame sei fra le più belle "case delle fate": tre nel territorio di Porto Torres o in siti vicini - le necropoli di Su Crucifissu Mannu, di Mesu 'e Montes a Ossi, Mandra Antine di Thiesi - e altrettante in località limitrofe a Ghilarza: il Parco dei Petroglifi di Cheremule e le necropoli di Ispiluncas nei pressi di Sedilo e di Brodu a Oniferi; antiche sepolture, con la straordinaria bellezza di simboli e colori che ne decorano le pareti, in alcuni casi risalenti al 4.000 a.C.
Durante le escursioni e il corso, sono stati seguiti dagli archeologi del Cesim ed esperti.
Gli alunni delle scuole di Ghilarza e Porto Torres, impegnati in laboratori ludico-esperienziale metteranno poi in scena una performance ambientata nei pressi di una delle Domus studiate. "Per i giovani, non esiste conoscenza senza emozione: per questo, oltre allo studio dei monumenti, abbiamo previsto lavori creativi di scrittura, musica e laboratori teatrali dove sarà possibile liberare la fantasia e dare vita al passato in chiave contemporanea", ha sottolineato Maria Spanedda. Il progetto si chiude con una festa finale al Siotto.
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