Abbanoa manda in pensione i
vecchi tubi in plastica di Costa Rei. Rotture e cali di
pressione sono sempre stati una costante del servizio idrico in
una delle località turistiche più rinomate della Sardegna. In
passato la realizzazione di nuovi villaggi e lottizzazioni non
aveva mai fatto il conto con l'adeguamento della rete idrica:
man mano che si costruiva si eseguivano collegamenti alle
tubature esistenti e quasi sempre in materiali plastici che si
sono rivelati del tutto inadeguati. È la situazione con cui
Abbanoa si è trovata a fare i conti quando ha preso in gestione
il servizio che non è collassato soltanto "grazie ai continui
interventi di manutenzione".
Nel frattempo il gestore unico ha messo mano a uno studio
approfondito di tutto il sistema idrico della zona, individuato
le priorità e realizzato i progetti da realizzare. Grazie ai
fondi europei di sviluppo e coesione Fsc destinati proprio a
"Interventi di rilevanza strategica regionale per il settore
idrico", Abbanoa ha potuto investire oltre un milione di euro in
un appalto che ora è nel pieno della sua attività. Il cantiere
riguarda ben 3 chilometri di condotte. Sono interessate le vie
delle Ginestre, dei Tulipani, degli Asfodeli, delle Mimose,
Cristoforo Colombo, della Risacca, Caboto, Monte Nai, Doria
Alta, Corallo e Ichnusa. Il progetto prevede anche la
realizzazione di ulteriori nuove reti idriche sempre lungo via
Ichnusa e in via della Murena come opere di completamento
dell'appalto in corso. Al posto delle vecchie tubature in
materiale plastico, l'impresa incaricata da Abbanoa sta posando
delle nuove condotte in ghisa sferoidale: materiale che
garantisce la migliore tenuta.
Gli interventi in corso hanno anche l'obiettivo di mettere
ordine con un piano di razionalizzazione l'intero servizio
idrico di Costa Rei. Si tratta di un sistema particolarmente
complesso che serve villette in riva al mare e case in cima alle
colline con una differenza d'altitudine di circa 150 metri. Le
fonti di approvvigionamento sono il campo pozzi di Feraxi che
rifornisce il serbatoio di Capo Ferrato, e il campo pozzi di San
Priamo che alimenta il serbatoio di Monte Nai che a sua volta
rifornisce il serbatoio Alto. La rete di distribuzione è
suddivida in tre distinti distretti legati a ognuno dei
serbatoi.
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