Ci sono anche due sardi implicati
nella maxi operazione (Viper 2) contro la pedopornografia online
condotta dalla polizia e coordinata dalla Procura di Venezia,
che ha portato all'arresto di 12 persone, 26 perquisizioni e al
sequestro di migliaia di file con immagini di minori.
Nell'isola la polizia postale di Sassari, guidata dal
comandante, Michele Delogu, ha arrestato un 38 enne di Buddusò,
autista di una catena di supermercati. Secondo quanto verificato
dagli agenti, l'uomo custodiva sul pc e sul telefono cellulare
centinaia di video e foto di minori che scambiava online
utilizzando le app Viber e Signal, gestendo anche un suo canale
specializzato in neonati.
L'uomo è stato arrestato il 21 gennaio, e messo ai
domiciliari su disposizione della Procura. È poi comparso
davanti al giudice che ha convalidato l'arresto e revocato la
misura cautelare dei domiciliari.
Un altro uomo, un professionista 55enne di Calangianus, è fra
gli indagati. Anche in questo caso la polizia postale di Sassari
ha perquisito il suo appartamento sequestrando supporti
informatici sui quali è statoi rinvenuto materiale
compromettente.
A livello nazionale l'operazione è stata condotta dagli
investigatori della polizia di Stato del Centro operativo per la
sicurezza cibernetica di Venezia, coordinati dalla Procura di
Venezia e dal Centro nazionale per il contrasto alla
pedopornografia Online del Servizio polizia postale, e ha preso
avvio da una precedente attività del COSC di Venezia "Viper",
che aveva già portato lo scorso anno all'esecuzione di 60
perquisizioni e all'arresto di 28 persone appartenenti a vaste
community internazionali di pedofili.
Nel corso della lunga e complessa indagine, condotta in
modalità sotto copertura su una nota piattaforma di
messaggistica, sono stati monitorati circa 130 spazi virtuali
all'interno dei quali erano presenti utenti pedofili da tutto il
mondo che scambiavano migliaia di foto e video di abusi su
minori, per lo più in tenera età. Gli utenti esteri presenti
nelle chat sono stati segnalati dal Cncpo agli Stati interessati
attraverso i canali di cooperazione internazionale di polizia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA