E' stato identificato e
denunciato per furto e danneggiamento aggravati dalla
continuazione l'uomo che mercoledì scorso è entrato in azione
all'interno della Chiesa di San Francesco, a Oristano,
danneggiando arredi e portando via alcuni oggetti sacri.
Si tratta di un 45enne, identificato dopo le indagini dei
carabinieri della Compagnia di Oristano, sotto la direzione
della Procura della Repubblica.
Passando dal cantiere dell'ex convento - ricostruiscono i
carabinieri - il ladro seriale ha trovato accesso tramite
un'intercapedine (di fatto poi sfondando un pannello di legno)
alla Chiesa al cui interno sono stati riscontrati diversi danni
ad arredi e icone sacre e l'ammanco di due oggetti, un turibolo
e un cestello per l'acqua santa.
I militari dell'Arma,
analizzando insieme ai colleghi del Reparto Investigazioni
Scientifiche di Cagliari le immagini estrapolate dai sistemi di
videosorveglianza comunali e privati insistenti nella zona
(anche grazie alla collaborazione fornita dalla polizia locale)
hanno subito identificato l'autore del fatto, già noto alle
forze dell'ordine per aver commesso altri reati della stessa
specie.
Nello stesso giorno, prima del raid in chiesa, il 45enne era
entrato alla Stazione dell'Arst di Via Cagliari portando via un
estintore; poi ha rubato uno zaino da una bici in sosta nella
Via Duomo e, subito dopo, due caschi da moto legati al
sottosella di uno scooter parcheggiato nella stessa via.
L'uomo, subito dopo i furti, era stato ricoverato nel Reparto
di Psichiatria del San Martino di Oristano, dove una pattuglia
dell'Arma era dovuta intervenire a seguito di una richiesta da
parte del personale sanitario preoccupato per l'atteggiamento
aggressivo e violento del 45enne al suo ingresso al Pronto
Soccorso.
Nella sua abitazione sono stati rinvenuti e sequestrati gli
indumenti e le scarpe che l'uomo indossava durante i furti
commessi in serie.
Fondamentale è stato anche l'intervento degli
uomini della Squadra mobile di Oristano che, sabato mattina, a
seguito di richiesta del personale sanitario dell'Ospedale San
Martino, ha sequestrato addosso all'uomo un timbro riconosciuto
quale parziale provento del medesimo furto commesso all'interno
della Chiesa di San Francesco.
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