A Sassari è il giorno delle emozioni, della fede, della tradizione, del cuore.
Si rinnova la Faradda di li Candareri, la Discesa dei Candelieri., la Festha Manna che dal XVI secolo amina la città in una miscela di sacro e profano per sciogliere il voto alla Madonna dell'Assunta che in più occasioni liberò Sassari dalla peste. Un voto coltivato nei secoli dai Gremi, le antiche corporazioni dei mestieri che ora, riunite nell'Intergremio, tengono viva per tutto l'anno la devozione e la festa.
L'appuntamento con la Discesa dei 13 candelieri, gli enormi ceri votivi di legno portati a spalla in processione danzante giù per il corso Vittorio Emanuele e poi fino alla basilica di Santa Maria in Betlem, è alle 18 in piazza Castello. Ma la festa inizia già questa mattina con la toccante cerimonia della vestizione dei Candelieri, con cui i ceri vengono preparati per la Faradda.
Nelle sedi di ciascun Gremio, tutte collocate per volere e concessione del comune all'interno della cosiddetta città murata, in centro storico, si procede con i riti della vestizione. I candelieri da spoglie colonne di legno prendono la loro foggia, adornati con fregi multicolori come i tradizionali bora bora multicolori realizzati a mano. Le sedi sono aperte ai visitatori in una vera e propria festa dal sapore antico.
Alle 10 il Gremio dei Massai, la più antica delle corporazioni, è stato ricevuto dal sindaco e a Palazzo di Città si è svolto il rito dell'Intregu, con l'esposizione della bandiera dei Massai dalla terrazza dell'antica sede della municipalità. È il via ufficiale alla festa che già si respira per le strade del centro storico in un'atmosfera di spasmodica attesa che culminerà nell'esplosione di gioia della sera, quando una folla di centomila persone partecipa con anima e cuore alla Faradda.
Intanto ieri sera, come da tradizione, il comune ha assegnato il Candeliere d'oro, il Candeliere d'argento e il Candeliere d'oro speciale, riconoscimenti che vanno, nell'ordine: al sassarese che da più lungo tempo vive all'estero e ritorna in città per la Faradda; al sassarese che vive fuori dalla Sardegna, in Italia da più tempo; alla personalità che ha dato lustro alla città di Sassari e alla Sardegna. Quest'anno il Candeliere d'oro speciale è stato assegnato all'ex parlamentare Mario Segni; il Candeliere d'oro a Luigi Manca, emigrato dal settembre 1972 nell'Illinois e quello d'argento a Roberto Pirino, emigrato dal 1960 ad Albenga, in provincia di Savona.
(di Vincenzo garofalo)
Riproduzione riservata © Copyright ANSA