Oltre un milione di euro per 14 progetti educativi già avviati e uno in procinto di partire rivolti a minori, giovani e famiglie per rispondere ai bisogni generati dalla pandemia da Covid 19 che ha interessato in maniera particolarte i segmenti più fragili della comunità.
I contributi sono stati concessi dal comune di Cagliari - a valere sui fondi del Pon Metro 2014-2020 e rafforzati dalle risorse supplementari del React-Eu - a 5 autonomie scolastiche pubbliche, 5 asili nido, 4 autonomie scolastiche paritarie e un asilo nido paritario: in tutto sono coinvolti 3.880 minori, di cui 785 in condizioni di difficoltà o svantaggio.
"L'insorgere di un crescente senso di disagio diffuso tra le generazioni più giovani, correlato a fenomeni di perdita di apprendimento e socialità, incremento dell'abbandono scolastico e della depressione giovanile, ci ha spinto a porre in essere un programma di contribuzione straordinaria a favore delle autonomie scolastiche che consente di finanziare progetti innovativi, capaci di arricchire e integrare l'offerta formativa tradizionalmente erogata - ha spiegato il sindaco Paolo Truzzu incontrando la stampa per presentare l'iniziativa - L'obiettivo è quello di potenziare le competenze dei giovani e realizzare azioni per contrastare differenti forme di marginalità, disagio ed esclusione sociale, a partire dalla promozione di un'educazione più equa e inclusiva, in grado di offrire opportunità di apprendimento per tutti i segmenti della comunità e in particolare per quelli più svantaggiati".
Molteplici le tematiche abbracciate dai percorsi attivati, per i quali le iscrizioni sono gratuite e aperte a tutti, fino a esaurimento dei posti. Approccio formativo di tipo inclusivo, laboratoriale, partecipato ed esperienziale per attività che spaziano dall'arte allo sport, dalla scienza alle lingue, passando per la musica, la riscoperta e il contatto con la natura, con l'obiettivo di stimolare curiosità, spirito critico, creatività e cooperazione in ambienti di apprendimento sicuri, nonviolenti e inclusivi.
Entusiamo e soddisfazione da parte dei dirigenti scolastici che hanno già avviato il progetto. "E' stato capace di creare passioni, di fare vivere gli spazi in maniera inusuale, nonché di fornire nuovi e apprezzati servizi in orario extrascolastico alle famiglie della città - ha raccontato Alessandra Cocco, a capo della direzione didattica Giovanni Lilliu - È stato inoltre creato un notevole bagaglio di competenze di co-progettazione che potranno consentire alle autonomie scolastiche di essere sempre più competitive in futuro. Dietro i numeri di successo del progetto ci sono le persone e lavorare sulle persone ci aiuta a costruire una comunità migliore".
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