"Siamo in estremo ritardo e lo sappiamo, ora vogliamo segnare discontinuità con il passato ed è per questo che ho convocato i sindaci". Ha esordito così l'assessora regionale dell'Agricoltura Valeria Satta, aprendo a Cagliari i lavori della riunione con i primi cittadini delle zone del centro della Sardegna più colpite dalla piaga delle cavallette, alla presenza dei dirigenti di Laore e dell'assessorato dell'Agricoltura.
Un incontro per illustrare le azioni, con il sostegno di Forestas e delle compagnie barracellari, programmate nelle campagne dai primi di marzo, circa un mese prima della schiusa delle uova. Il piano messo in campo da Laore prevede l'installazione di una centrale operativa con sede nella zona industriale di Ottana, 50 uomini da Forestas, 25 macchine irroratrici private più altre sette disponibili nei Comuni, altri dieci operatori di Laore a terra con le pompe a spalla per i trattamenti localizzati e una app dedicata per la segnalazione dei focolai.
Numeri che non sono sufficienti e cresceranno, ha assicurato l'assessora Satta, dopo aver ascoltato le posizioni dei sindaci: "Ho appena chiesto a Forestas e alla Protezione civile di darci la disponibilità per arrivare a 200 uomini, visto che si parla di una vera emergenza", ha detto chiudendo l'incontro.
Il piano prevede anche incontri formativi con i cittadini e gli agricoltori nei Comuni, che partiranno la prossima settimana, il 23 febbraio perché, sostiene il commissario straordinario Gerolamo Solina "è fondamentale la collaborazione dei cittadini, degli allevatori e agricoltori per segnalare i nidi in un'area molto vasta, con circa 60mila ettari interessati".
Il tempo stringe e i ritardi sono stati segnalati da tutti i presenti. "Le cavallette hanno deposto le uovo che schiuderanno i primi di aprile - ha detto il direttore del Servizio Sviluppo e sostenibilità delle attività agricole, Marcello Onorato - la prima fase, cosiddetta chimica, prevede l'individuazione dei punti, l'intervento delle squadre a terra e se necessario delle macchine per eliminarle in fase di schiusa o al massimo entro dieci giorni, prima che prendano il volo". "Abbiamo 3,9 milioni di euro che servono in questa fase di lotta contro le cavallette - ha concluso il commissario di Laore -. I fondi saranno ripartiti: dobbiamo avvalerci della collaborazione di società che dovranno mettere a disposizione uomini, disinfestanti e le macchine".
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