Dopo l'alluvione dello scorso 28
novembre che ha devastato il paese di Bitti e provocato tre
morti, la Regione torna nel paese del Nuorese per fare il punto
sulla ricostruzione: 40 milioni sono stati stanziati dallo Stato
e dalla Regione, ma non sono sufficienti per le opere di
ricostruzione stimate in 110 milioni. Nella sala consiliare del
Comune con il sindaco Giuseppe Ciccolini, si sono riuniti
l'assessore della Difesa dell'Ambiente, Gianni Lampis, il
direttore generale della Protezione civile regionale Antonio
Belloi, nel ruolo di commissario delegato per l'emergenza, il
direttore generale del Corpo forestale Antonio Casula e Giovanni
Caria, commissario di Forestas. All'incontro era presente anche
Franco Piga, presidente di Abbanoa.
"Ancora una volta, la Regione conferma la sua vicinanza alla
comunità di Bitti, pesantemente colpita dall'alluvione dello
scorso 28 novembre e nell'incontro di oggi abbiamo fatto il
punto su interventi e finanziamenti - ha detto l'assessore
Lampis - Dopo l'alluvione la Giunta regionale ha chiesto al
Governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza
nazionale, mobilitando immediatamente tutte le sue strutture.
L'azione tempestiva della Regione ha consentito di impegnare 10
milioni di euro (dei 40 milioni totali stanziati a dicembre
2020) a favore del tessuto economico e sociale bittese. Da una
prima analisi, emerge la necessità di reperire ulteriori risorse
secondo un fabbisogno stimato di circa 110 milioni di euro.
Perciò, confidiamo che il Governo nazionale provveda a
rimpinguare l'iniziale stanziamento per garantire la piena
attuazione del piano".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA