La Corte d'appello di Sassari ha
confermato la condanna a 20 anni di reclusione già inflitta lo
scorso aprile dal Tribunale dei minori a Paolo Enrico Pinna, 21
anni di Nule, ritenuto il responsabile del duplice omicidio di
Gianluca Monni, lo studente di 19 anni freddato a Orune la
mattina dell'8 maggio 2015 mentre aspettava l'autobus per andare
a scuola, e di Stefano Masala, il compaesano di Pinna di cui non
si ha più notizia dalla sera prima della morte di Monni.
Il procuratore generale Paolo De Falco e gli avvocati
difensori hanno ribadito le proprie tesi, contrapposte, di
fronte alla Corte. L'hanno fatto nel silenzio di un'aula quasi
deserta: l'udienza si è celebrata a porte chiuse, con misure di
sicurezza eccezionali. Sono stati ammessi in aula solo i parenti
dell'imputato e delle vittime, che prima dell'ingresso sono
stati controllati scrupolosamente con il metal detector.
L'avvocato dell'imputato, Agostinangelo Marras, ha annunciato il
ricorso in Cassazione.
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