Non ci sono dubbi sul delitto di Alà dei sardi. Le indagini coordinate dal pm Cristina Carunchio non dovranno attendere l'autopsia prevista nelle prossime ore nell'istituto di Patologia forense di Sassari sul corpo della vittima, l'allevatore di 47 anni Pietro Nieddu. Antonio Baltolu, muratore di 27 anni, è l'autore della sua spietata esecuzione.
I due anno hanno avuto una discussione, ma l'assassino non ha agito d'impeto. Sotto l'effetto di troppo alcol, sostengono gli inquirenti, ma non istintivamente. Dopo la lite, accesa, avuta all'intero del "Pausa caffè", il bar di piazza del Popolo in cui si erano incontrati casualmente nella notte tra sabato e domenica, Baltolu è andato via insieme agli amici. Nieddu invece è rimasto nel locale per l'ultimo bicchiere. Erano ormai passate le tre del mattino e festeggiava il suo compleanno. Una volta sull'uscio del bar, è stato centrato in pieno volto da un colpo di pistola. Nessuno scampo, nessuna possibilità di difendersi.
Pietro Nieddu, che i compaesani definiscono come una persona abbastanza tranquilla, è morto sul colpo. A nulla sono valsi i soccorsi immediati di due ambulanze del 118, quella dei volontari locali e la medicalizzata arrivata in risposta all'allarme lanciato dal barista. Alla sua richiesta di soccorsi hanno risposto anche i carabinieri della locale stazione. Poi sono arrivati quelli del nucleo investigativo del comando provinciale di Sassari, i colleghi della compagnia di Ozieri e i Ris di Cagliari. Due ore dopo il delitto, Baltolu si è presentato alla caserma di Ozieri insieme al suo avvocato, Lorenzo Gallisai, e ha confessato di essere lui il responsabile.
Tra i due c'era una vecchia ruggine, dissapori affiorati già in passato, ma niente che potesse lasciare presagire un epilogo così violento e drammatico. Baltolu, anche lui considerato un bravo ragazzo, è stato fermato immediatamente. Interrogato a lungo, è stato arrestato. Quel suo gesto così insensatamente violento ha lasciato di stucco la comunità. Per il sindaco di Alà dei sardi, Francesco Ledda, e il parroco, don Vittorio Falqui, "questo omicidio nel giorno della Domenica delle Palme è una sconfitta per tutti".
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