Storie di Oceano Atlantico.
Storie di poesia perché chi c'è stato in mezzo dice che il mare
lì non è blu, ma cobalto. E storie terribili come quelle della
barca a vela rovesciata e avvistata solo sei mesi dopo. Lo
skipper? Mai più trovato. Ne hanno parlato a Cagliari, a "bordo"
della sede del Circolo canottieri Ichnusa, Andrea Mura, velista
che ha vinto la Route du Ruhm; Gaetano Mura, alla prima uscita
pubblica dopo il tentativo di Giro del Mondo in Class 40 a bordo
di Italia; Michele Zambelli, romagnolo, in Sardegna per
allenamenti, sesto nel 2015 alla Mini Transat; e Pasquale De
Gregorio uno dei pochi navigatori italiani ad aver completato la
Vendée Globe, 15/o nell'edizione 2000-2001.
Come si affronta l'Oceano? "Io spingo al massimo, come una
regata olimpica - ha detto Andrea Mura - alla partenza, con la
barca ferma in porto 10 giorni si perde il piede marino. E si
dorme, in navigazione, 7-8 ore. Poi passi anche a un'ora e mezza
a notte: diventi tutt'uno con la barca e con ciò che c'è
attorno".
Gaetano Mura "è importante dosare le energie, riposarsi
quando è possibile, perché poi ci sono giornate nelle quali
dormire è impossibile". Solitari in mezzo al mare. Ma non soli:
"Anche in quest'ultima esperienza - ha aggiunto Gaetano Mura - è
stato fondamentale il supporto del team da terra e il 'tifo' di
chi mi seguiva: leggere i messaggi mi dava carica". Anche
l'avversario può aiutare - ha ricordato Zambelli - può essere un
antidoto alla solitudine e alla voglia di mollare. Soprattutto
quando si tratta di inseguire altre barche davanti che sembrano
imprendibili. Tanta fatica e pericoli: ma ne vale la pena? La
risposta è negli sguardi, già rivolti a una possibile nuova
avventura. "Se uno non sta bluffando - risponde De Gregorio -
soprattutto con se stesso, non può chiedersi 'chi me l'ha fatto
fare'. Il piacere di stare in mare comprende tutto". D'accordo
Gaetano Mura: "Tra dolore e fatica c'è una valvola che fa
dimenticare i momenti duri e ti fa ripartire. È passione".
Andrea Mura: "È voglia di mettermi in discussione, di sfidare i
francesi. Il mare divide e il mare unisce". Mura e Mura prima o
poi insieme per una nuova avventura oceanica? Potrebbe anche
accadere.
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