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Lirico Cagliari: assolto sindaco Zedda

Lirico Cagliari: assolto sindaco Zedda

Cade accusa abuso ufficio per nomina Sovrintendente Crivellenti

CAGLIARI, 23 marzo 2016, 20:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda è stato assolto dall'accusa di abuso d'ufficio per la nomina del Sovrintendente del Teatro Lirico, Marcella Crivellenti, poi annullata dal Tar Sardegna. I giudici della prima sezione penale del tribunale del capoluogo hanno emesso la sentenza dopo circa due ore di camere di consiglio, con la formula assolutoria "perchè il fatto non sussiste".

ZEDDA NON COMMENTA - "Non ho mai rilasciato o commentato questa vicenda durante tutto il procedimento e non lo farò nemmeno oggi". Sono le parole del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, subito dopo la lettura della sentenza che lo ha assolto dall'accusa di abuso d'ufficio per la nomina, poi annullata dal Tar Sardegna, della Sovrintentende del Teatro Lirico Marcella Crivellenti.

I giudici della prima sezione penale del Tribunale del capoluogo si sono presi 90 giorni per il deposito della sentenza. Visibilmente soddisfatto il primo cittadino, accompagnato dai suoi legali Giuseppe Macciotta e Fabio Pili. "Manteniamo la linea del sindaco - hanno detto - e non commentiamo la decisione dei giudici".

PM AVEVA CHIESTO CONDANNA - "È stato un pasticcio legato alle pressioni del presidente della Fondazione Massimo Zedda. Una nomina politica, non legata a criteri tecnici professionali. La finalità pubblica del contenimento dei costi è stata un pretesto per perseguire un atto illecito". Così il pubblico ministero Giangiacomo Pilia ha chiesto la condanna ad un anno e sei mesi del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, accusato di abuso d'ufficio per la nomina alla guida del Teatro Lirico del capoluogo di Marcella Crivellenti, nomina poi annullata dal Tar perché illegittima.

"L'esperienza della Crivellenti - ha detto il pm nella sua requisitoria - non era quella prevista dalla legge per un ente lirico, ma nemmeno quella che serve per la gestione di una biglietteria di un cinema multisala (Crivellenti, prima della nomina, era la responsabile della biglietteria, ndr)". Il magistrato inquirente ha ricostruito la vicenda che ha portato al processo contro il sindaco di Cagliari. "La Crivellenti - ha rimarcato - è subito andata in maternità. Fu una meteora e non ha inciso né sulla gestione né nell'aspetto artistico del Teatro. Un anno orribile con gravi ripercussioni".

Il pm ha chiesto di valutare l'attendibilità della testimonianza voluta dalla difesa di Zedda dell'ex sottosegretario Salvo Nastasi che in aula aveva raccontato ai giudici che anche per altri teatri non era stata rispettata la manifestazione di interesse. "Il sindaco estrasse dalla tasca il nome della Crivellenti - ha ripetuto più volte il pm - non fornì garanzie sulle capacità amministrative. Insomma la nomina fu un pasticcio legato proprio alle pressioni del presidente Zedda".

Poco prima dell'inizio della requisitoria ha testimoniato Claudio Fava, parlamentare di Sinistra italiana, chiamato proprio dalla difesa del sindaco. "Non ho più parlato a Massimo di Marcella dopo che si erano conosciuti in un incontro a Cagliari - ha dichiarato il parlamentare - e ho appreso stupito che stesse lavorando al Lirico dai giornali".

Il sindaco Zedda è accusato di aver introdotto la candidatura della Crivellenti fuori dai criteri del bando emanato dalla Fondazione che presiedeva, nonostante fossero arrivati i curriculum di 44 candidati alla carica di sovrintendente. Sempre con l'ipotesi di abuso d'ufficio è accusato di aver ritardato la nomina nel Cda dell'Ente di Giorgio Baggiani.

LA DIFESA, ASSOLVETE ZEDDA - Si sono spesi,per ottenere la piena assoluzione gli avvocati difensori di Massima Zedda,, Giuseppe Macciotta e Fabio Pili. "L'istruttoria ha evidenziato la totale infondatezza delle contestazioni - ha argomentato Pili - Per quale motivo la Crivellenti avrebbe dovuto cercare sponde ora in Claudio Fava, ora in Gianni Letta, ora in Salvo Nastasi? Il dibattimento ha dimostrato la correttezza e la genuinità dei rapporti tra Massimo Zedda e Marcella Crivellenti".

La difesa ha anche criticato, ritenendola ingiusta, la sentenza del Tar Sardegna - diventata ormai definitiva - che ha annullato la scelta della Sovrintendente voluta dal sindaco, ma viziata dalla mancata presentazione della sua candidatura a seguito del bando.

Difesi anche i risultati economici ottenuti dal Teatro sotto la guida della Crivellenti, che è stata sì indicata da Zedda "ma decisa con voto all'unanimità", hanno sottolineato gli avvocati del primo cittadino. "Se i risultati della Crivellenti sono quelli di una bigliettaia da cinema multisala - ha chiosato Pili - allora speriamo che in futuro vengano prese queste professionalità nei teatri italiani".

CRIVELLENTI, ORA FOCUS SUI 'BUCHI' DEL TEATRO - "Sono felice per l'epilogo di una vicenda che è stata strumentalizzata dalla prima ora: l'imputato era il sindaco Massimo Zedda ma a finire nel mirino a 360 gradi è stata anche la mia persona, sia sul fronte professionale che su quello privato". Così Marcella Crivellenti, ex sovrintendente del Lirico di Cagliari, commenta la sentenza di assoluzione del primo cittadino del capoluogo sardo nel procedimento per presunto abuso d'ufficio per la nomina della stessa Crivellenti.

E ora attacca: "Accertata la bontà della mia gestione, sarà il caso adesso di aprire un focus altrettanto dettagliato sui risultati raggiunti dalle gestioni precedenti e successive alla mia ad opera di Sovrintendenze strapagate eppure creatrici di disavanzo". "In questo processo - osserva l'ex numero uno dell'ente lirico - la mia storia professionale e le mie capacità lavorative sono state 'azzerate' e fatte oggetto di giudizi da parte di personaggi che non possedevano alcuna cognizione della materia teatrale, né il distacco necessario dalle contingenti questioni politiche, imprescindibile per esprimere un sereno ed equilibrato giudizio.

Ora l'assoluzione di Zedda permetterà di fare giustizia di un lavoro durissimo condotto nell'interesse del Teatro e dei contribuenti che lo finanziano e che portò a un bilancio in attivo, pur a fronte di un cospicuo taglio del contributo regionale voluto dalla giunta Cappellacci, all'aumento significativo delle presenze paganti rispetto all'anno precedente, oltre alla premialità ministeriale conseguita. Risultati raggiunti, è giusto ricordarlo grazie a una resistenza olimpica ad attacchi personali (persino sulla mia gravidanza), a feroci comunicati sindacali".

"Da questo processo è emerso il rispetto del mandato conferitomi dal sindaco Zedda ma anche di quanto disposto dallo Statuto della Fondazione che impone all'operato del Sovrintendente la diffusione della cultura musicale nel rispetto della programmazione e dei vincoli di bilancio. Un lavoro che ha dato evidentemente fastidio a molti e che è difficilmente conciliabile con le professionalità da 'addetta di biglietteria' con cui sono stata fino all'ultimo qualificata".

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