Potrebbe essere maturato al culmine di una lite o un improvviso raptus violento l'omicidio di Antonio Floris, il 61enne di origine sarda, detenuto al carcere Due Palazzi e trovato morto ieri pomeriggio all'Oasi dei Padri Mercedari di Padova, sede della cooperativa dove stava beneficiando di un permesso lavorativo. Sono solo alcune delle ipotesi su cui stanno lavorando gli agenti della squadra mobile di Padova che stanno svolgendo le indagini per identificare chi ha ucciso Floris, di cui non si avevano più notizie da venerdì sera quando non aveva fatto ritorno in cella ed erano scattate le ricerche per evasione. Gli agenti stanno procedendo ad una meticolosa raccolta di deposizioni. Sono circa una ventina le persone sentite finora. In particolare, stanno sentendo tutti i detenuti che si trovavano nella cooperativa venerdì scorso, quando del 61enne si erano perse le tracce. Agenti della polizia scientifica stanno invece proseguendo le analisi delle macchie di sangue ritrovate sulla bicicletta e sullo zaino di Floris, oltre che nei pressi della legnaia, luogo dove è stato trovato il cadavere. Secondo una prima ricostruzione, Floris sarebbe morto a seguito di uno o due violenti colpi alla testa usando con un bastone o un tronco di legno.
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