Si è conclusa a Olbia la prima fase della trattativa sindacale sugli esuberi Meridiana: le posizioni sono state talmente distanti che, mentre per il settore delle Manutenzioni è stato firmato un "verbale di non accordo", per il settore Meridiana Fly, azienda e organizzazioni sindacali firmeranno ciascuno un verbale separato.
"Le posizioni sono tanto lontane che non siamo stati in grado di firmare neanche un verbale congiunto di non accordo", spiega all'ANSA, Franco Monaco, segretario provinciale della Cgil Gallura. "L'Azienda è rimasta nell'ambito degli annunci e non ha effettuato neanche un passo concreto che portasse ad una modifica reale del piano industriale", ha aggiunto Monaco. Non è bastata ai sindacati la voce che circola da giorni sulla possibilità che gli aerei operativi in Sardegna da due, prospettati dall'ex Ad Roberto Scaramella, possano passare a otto, con una consistente diminuzione dei lavoratori in esubero nelle basi sarde di Olbia e Cagliari. "Non è stata fatta alcuna quantificazione, si è rimasti sempre nell'ambito degli annunci", ha aggiunto Monaco.
"L'atteggiamento ostruzionistico dell'Azienda", è scritto nel verbale siglato dalle organizzazioni sindacali, "ha impedito di svolgere il ruolo di verifica e controllo", pertanto i sindacati "contestano che si sia correttamente svolta la prima fase di confronto prevista dalla legge 233/1991". I verbali verranno ora inviati a Roma al ministero del Lavoro per l'apertura, sin dalla prossima settimana, della seconda fase delle trattative.
Nel frattempo si avvicina la data fissata dal Cda del gruppo Meridiana per l'assemblea dei soci che, fra il 16 e il 17 dicembre, dovrà decidere se modificare il nome della holding da Meridiana ad Alisarda.
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