Se l'applausometro al teatro Ariston durante le prove generali avesse validità, Giorgia avrebbe già la vittoria in mano. Sono stati per lei i battimani più convinti nel pomeriggio dedicato a mettere a punto gli ultimi dettagli, i ritocchi finali in vista del debutto di domani sera del festival di Sanremo 2025, quando tutti e 29 i Big in gara scenderanno in campo.
A parte Gaia, la prima a salire sul palco che ha dovuto ripetere per un problema tecnico, tutti hanno cantato senza grossi problemi. Quattro ore di musica: un assaggio di quanto succederà a partire da domani. Insieme a Giorgia, gli artisti che hanno riscosso più successo tra gli addetti ai lavori, stando sempre al giudizio empirico dell'applausometro, sono stati Achille Lauro (elegante ed essenziale nella su performance, con l'occhio di bue a concentrare l'attenzione solo su di lui), Simone Cristicchi, Brunori Sas e Lucio Corsi (questi ultimi pronti a contendersi il Premio della Critica).
Il Premio Artista Stoico dell'Anno, appena coniato sia chiaro, è una questione tra Francesca Michielin e Kekko dei Modà. La prima si è presentata sul palco con una evidente fasciatura alla caviglia destra e una leggera zoppia, strascico di una caduta dalle scale di ieri. Il secondo, vittima anche lui di una caduta nei camerini e con una costola da attenzionare, è sceso comunque dalla scalinata e ha cantato senza tirarsi indietro.
Alcuni hanno scelto look casual (jeans e maglietta, o giù di lì) come i Modà, Olly (che ha lasciato trasparire un po' di emozione), Massimo Ranieri (che ha aggiunto una giacca informale e le bretelle, accolto con un lungo applauso anche lui), Rocco Hunt, Bresh, Shablo feat Guè, Joshua, Tormento (che da veri duri indossano anche occhiali scuri). Quasi tutto propendono per il total black: gli uomini in completo più o meno elegante da Francesco Gabbani (molto convincente la sua esecuzione) a Willie Peyote, passando per Simone Cristicchi. Rkomi lascia più che intravedere il petto nudo (e delle vocali che stra-aperte, retaggio della sua provenienza brianzola), mentre Irama arriva sfoggiando un lungo e pesante cappotto stile campagna di Russia, con tanto di alamari e mostrine. Noemi propone un lungo abito a sirena, che fanno dimenticare l'epoca dei meme irridenti. Look sobrio per Elodie, in gonna e top, ma siamo certi che stupirà durante la settimana. Clara e Sarah Toscano spariscono un po' nel mucchio, sia per look che per esibizione.
In pochi scelgono di portare uno strumento sul palco: lo fa Lucio Corsi, prima al pianoforte e poi alla chitarra e con un look anni Settanta che osa, Joan Thiele con una chitarra fai da te, Serena Brancale ad una consolle. E ovviamente lo fanno i Kolors con i loro strumenti da band di tormentoni assicurati.
Ancora meno sono gli artisti che si fanno accompagnare dai ballerini: solo Gaia e Marcella Bella (che scende la scala al braccio di Carlo Conti, supervisore dell'intero pomeriggio).
La performance più impattante è forse quella dei Coma_Cose, tra cuoricini e intese di coppia, diretti dal maestro Enrico Melozzi, che sembra aver raccolto il testimone da Beppe Vessicchio come maestro più amato.
Tra le curiosità, anche una Rose Villain che, sussurrando al microfono, prova a correggere la pronuncia del suo nome. Tony Effe che saluta tutti ("ciao maestri"), Fedez che si stupisce della presenza del pubblico ("Ah, ma è tutto pieno"), Brunori Sas che augura a tutti "buon travaglio". A stemperare l'ansia della vigilia, Gerry Scotti che prende il microfono e si diverte a intonare Knockin' on Heaven's Door di Bob Dylan.
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