"Parliamo di una collaborazione
che a macchia di leopardo va avanti da tempo. Già da anni sono
fiorite collaborazioni a vari livelli. L'idea è stata quella di
dare una casa comune a tutte queste collaborazioni, con
l'obiettivo di promuovere anche nuove iniziative. I temi delle
campagne di Save the Children toccano tutti gli ambiti, e la
scienza può dare nuovi strumenti che in futuro potenzieranno le
attività che saranno messe in campo". Così il rettore
dell'Università di Torino, Stefano Geuna, all'incontro in
videoconferenza organizzato oggi dall'Ateneo per presentare un
accordo tra Università di Torino e Save the Children Italia
finalizzato allo svolgimento di attività in materia di
protezione e promozione dei diritti dei minori. "Anche su
temi di grande importanza - ha sottolineato Geuna - a volte ci
sono delle pigrizie e delle dimenticanze. I temi delle
iniziative di Save the Children devono essere tenuti sempre
vivi, in questo campo non si fa mai abbastanza. La firma di
questo accordo fornirà l'occasione per rilanciarne con sempre
più forza l'importanza, vincendo le pigrizie e creando sinergie
utili per affrontare efficacemente queste sfide". La
convenzione si propone di potenziare le collaborazioni già in
atto e di promuovere e sviluppare opportunità e iniziative tra
l'Ateneo e Save the Children, tramite ricerche, iniziative
formative congiunte e attività sul territorio. L'incontro è
moderato da Laura Scomparin, vicerettrice per il Coordinamento
istituzionale dell'Università di Torino. Nel corso della
presentazione, la ricercatrice Giulia Gozzelino ha illustrato un
progetto di ricerca su povertà educativa e Covid-19 avviato la
scorsa estate che, nell'ambito della pandemia in corso, si
prefigge di sostenere i bambini fino a sei anni in situazione di
povertà educativa, insieme alle loro madri, con iniziative
pedagogiche e azioni di sostegno alla professionalità degli
educatori. Antonella Inverno, responsabile per le politiche
infanzia e adolescenza di Save the Children, ha invece
illustrato il programma legale dell'organizzazione e in
particolare l'esperienza degli sportelli legali in rete con le
Università. Obiettivo, agevolare l'accesso ai diritti di
minorenni e famiglie più a rischio di esclusione sociale.
Lucia Testa, studentessa di Relazioni internazionali, ha
concluso l'incontro con una testimonianza nell'ambito del
progetto del Dipartimento di Giurisprudenza denominato 'Clinica
legale. Famiglie, minori e diritto', sulla collaborazione con lo
sportello torinese di orientamento legale di Save the Children e
il centro diurno per minori stranieri non accompagnati
CivicoZero. All'incontro è intervenuta anche la direttrice
dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, Raffaella
Milano.
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