La tutela sociale della maternità e l'interruzione volontaria della gravidanza sono state nuovamente al centro dei lavori della commissione Sanità che oggi nel consiglio regionale pugliese è tornata, dopo le audizioni tenute nel giugno scorso, a vagliare la proposta di legge del consigliere Cosimo Borraccino (Sinistra Italiana) in materia di concreta attuazione in Puglia della legge 194 del 1978.
L'organismo consiliare ha deciso di attivare una serie di
sedute di ascolto aprendo un focus sul tema dell'obiezione di
coscienza in Puglia, una questione sollevata da Borraccino sulla
"sempre più frequente mancanza di disponibilità di medici a
praticare le interruzioni di gravidanza" e sulla "necessità di
trovare il modo di obbligare i direttori generali della Asl ad
adottare tutte le forme possibili per risolvere questo problema
della carenza di ginecologi".
Durante i lavori della commissione il capogruppo del Partito
Democratico, Paolo Campo, ha sottolineato che "il problema va
affrontato dati alla mano, nella piena consapevolezza dei numeri
reali del fenomeno di obiezione e delle eventuali necessità in
ogni singolo territorio, analizzando altresì il contesto socio
economico culturale delle donne, per poter adottare una rete di
aiuti e supporti alla famiglia". Anche il capogruppo di Forza
Italia, Nino Marmo, ha posto la necessità di avere dati reali a
disposizione, evidenziando però che "va affrontato il problema
inverso, considerando che la Puglia è fra le prime regioni in
Italia in termini di ricorso all'interruzione di gravidanza. E'
quindi importante mettere in campo tutte le politiche possibili
in favore della famiglia con lo scopo di far crescere il numero
della natalità per una prospettiva di vita futura". Il
vicepresidente della Commissione, Luigi Manca (Direzione
Italia), sostenendo che "molte scelte di obiezione sono dovute
esclusivamente a questioni di opportunità e non a questioni di
coscienza", ha ribadito la necessità di "comprendere le ragioni
della scelta delle donne, che spesso abortiscono per questioni
legate alla situazione economica".
Di aiuti alle famiglie ha parlato anche il capogruppo di
Alternativa Popolare, Giannicola De Leonardis, ritenendo che in
Puglia "non vi sia una carenza di medici abortisti, ma il
problema contrario della denatalità". Dal consigliere
Cinquestelle Marco Galante è arrivato l'invito, infine, ad
ascoltare la Consulta femminile "perché la posizione delle donne
su questa materia è fondamentale".
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