La riorganizzazione delle strutture
socio-sanitarie per l'assistenza residenziale alle persone
anziane non autosufficienti, con l'istituzione di un'unica
tipologia, e' stata oggi al centro dei lavori della commissione
Sanità nel Consiglio regionale della Puglia. Con la discussione
generale sulla proposta di legge in materia di Rsa, a firma dei
consiglieri Michele Mazzarano, Marco Lacarra e Paolo Campo (Pd)
e Pino Romano ed Ernesto Abaterusso (MdP), si è fatto il punto
della situazione, dopo le audizioni delle parti sociali tenute
nelle scorse settimane. I lavori si sono in particolare
incentrati sui livelli assistenziali previsti all'interno della
struttura, sulla previsione di una fascia di alta, media e bassa
intensità, avendo come riferimento le esperienze di altre
Regioni. Il presidente della Commissione, Pino Romano (MdP) ha
citato l'esempio del Piano diagnostico terapeutico per la
sclerosi multipla realizzato in Lombardia, che presuppone "un
sali e scendi tra alta, media e bassa intensità assistenziale" a
seconda della condizione del paziente. L'eventualità che possa
verificarsi un'applicazione distorta di questa modalità
(privilegiando il passaggio alla alta intensità e non anche,
quando possibile, alla media e bassa) con conseguente
splafonamento della spesa è stata vagliata dalla Commissione,
che si è anche soffermata sugli aspetti dell'assistenza
domiciliare, della previsione del profilo di persone con
disabilità psichiatrica e del raccordo con la legislazione di
riferimento. Molti di questi punti saranno oggetto di
emendamenti, che saranno vagliati la prossima settimana. Intanto
Romano, nel ricordare che il provvedimento è uno stralcio del
Piano operativo che la giunta regionale pugliese ha deliberato e
consegnato al governo nazionale, ha chiarito che la parte
attuativa sarà demandata ad un apposito regolamento.
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