Un mazzo di rose bianche sul suo
banco. Un minuto di silenzio. Un lungo applauso. Così il
Consiglio regionale pugliese ricorda Donato Metallo, il
consigliere regionale del Partito democratico scomparso a 44
anni, il 22 aprile scorso dopo una lunga malattia. In aula, ad
assistere al ricordo che l'Aula tributa al consigliere, la
compagna Alessandra Caiulo e madre del loro piccolo Pietro, la
sorella Angela, i collaboratori che da sempre hanno accompagnato
Donato Metallo. Accanto a loro, anche l'europarlamentare Antonio
Decaro, unito a Donato da una profonda amicizia. "E' difficile
oggi iniziare questo consiglio - ha detto la presidente Loredana
Capone - Da giorni cerco le parole giuste per salutare e
ricordare in questo luogo, che lo ha visto combattere con la sua
passione e il suo ardore politico, il nostro collega Donato
Metallo". "Ha combattuto mettendo la "persona e le persone" al
centro - ha aggiunto - Abbiamo perso una persona buona, di rara
sensibilità, un politico combattente sempre impegnato per il
riconoscimento dei diritti, soprattutto dei più deboli.
Molti di noi hanno percorso insieme a lui le strade delle sue
battaglie, indipendentemente dalle posizioni politiche, e anche
chi la pensava diversamente ha apprezzato in questa aula la sua
determinazione e il suo impegno". Capone ha ricordato la storia
politica di Metallo, "diventato sindaco di Racale a soli 31
anni, ha mostrato in tutte le sue politiche l'amore per la sua
città, il 'prendersi cura' e il grande senso di comunità, una
comunità che lo ha corrisposto negli anni a seguire. Ha fatto
parte di quella generazione di giovani politici impegnati a
sovvertire la storia e la narrazione delle proprie piccole
città. Un esempio della politica bella". In Consiglio
regionale, eletto nel 2020, "è entrato con il suo sorriso
disarmante e ha iniziato le sue battaglie: quella per i medici
per i senzatetto, per il riconoscimento delle bande, contro
l'omotransfobia. E proprio il giorno dell'approvazione di questa
legge, a luglio scorso, lo abbiamo visto per l'ultima volta
seduto al suo banco a gioire. Il suo coraggio - ha concluso
Capone - nonostante la malattia, ci ha fatto sperato. Oggi il
nostro impegno è quello di vigilare affinché le sue leggi
trovino piena attuazione e che le sue proposte di legge vengano
al più presto discusse in questa aula".
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