I dazi annunciati dagli Usa "ci
preoccupano moltissimo perché è un impatto enorme sul nostro
settore. Noi siamo un paese esportatore, quindi tutto ciò che
limita l'esportazione o comunque dà una complicazione ha dei
riflessi immediati sui volumi, sull'occupazione". Lo ha detto a
Bari Ferdinando Uliano, segretario generale nazionale Fim Cisl,
in occasione del congresso del sindacato nel capoluogo pugliese.
"È chiaro - ha aggiunto - che l'Europa non può stare ferma,
deve muoversi, deve aprire un'interlocuzione. Un'interlocuzione
anche con un presidente come Trump che comunque ha una
complicazione non da poco conto perché usa i dazi come una
clava. Per noi diventa fondamentale però che l'Europa e il
nostro paese inizino una politica industriale più diretta con un
ruolo importante da parte dello Stato perché solo così si riesce
a contrastare Cina e Stati Uniti". "Il settore - ha evidenziato
- è fortemente coinvolto da una situazione di crisi che sta
caratterizzando tutta la manifatturiera. Siamo ormai al
ventiquattresimo mese di riduzione della produzione e quindi la
cassa integrazione sta aumentando. Ci sono alcuni settori che
comunque stanno trainando e trainando bene, però è chiaro che da
questo punto di vista c'è la necessità pure di dare una svolta e
quindi tutta la discussione che a livello europeo stiamo
facendo, la manifestazione che anche come sindacati abbiamo
fatto per il settore va in quella direzione".
"Serve un ruolo importante dell'Europa - ha concluso - serve
un ruolo importante del nostro Ministero dell'Industria e queste
sono le possibilità che noi abbiamo da giocare per salvaguardare
il tessuto industriale, occupazionale e anche la tenuta sociale
dei nostri paesi".
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