Il Comune di Bari ha dato il via alla
costituzione di un gruppo di lavoro, composto da dirigenti
dell'amministrazione con apposite competenze, per avviare le
attività che dovranno garantire il rispetto della legalità del
principio del buon andamento della pubblica amministrazione. Si
tratta di una delle azioni chieste dal prefetto, Francesco Russo
nella nota dello scorso 17 febbraio che - evidenzia il Comune -
ha rilevato "l'insussistenza di collegamenti diretti
dell'apparato politico-amministrativo con la criminalità
organizzata tali da determinare il condizionamento o
un'alterazione del procedimento di formazione della volontà
degli organi elettivi". Si tratta dei risultati delle indagini
compiute dalla commissione di accesso inviata a Bari dal
Viminale in seguito all'inchiesta giudiziaria 'Codice Interno'.
Alla luce di queste evidenze il ministro dell'Interno ha deciso
non sciogliere il Consiglio comunale.
"Come indicatoci dal prefetto - spiega il sindaco, Vito
Leccese - con la costituzione del gruppo di lavoro interno
intendiamo implementare le misure già messe in campo da questa
amministrazione per assicurare i principi di legalità e
trasparenza dell'azione amministrativa". "Il gruppo di lavoro -
prosegue il sindaco - vanta competenze nelle materie indicate
nella comunicazione prefettizia e sarà impegnato a definire, nel
più breve tempo possibile, le misure più opportune per
potenziare l'attività amministrativa del Comune, i cui esiti
saranno costantemente riferiti al prefetto".
I servizi sotto osservazione sono, in particolare, il
trasporto pubblico locale, l'igiene pubblica, il welfare, il
commercio e il turismo. Il segretario generale del Comune,
Donato Susca, ha nominato oggi i componenti del gruppo.
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