Un percorso espositivo che
celebra il legame profondo fra due pilastri dell'arte del
Novecento, permettendo ai visitatori di immergersi in un
rapporto di amicizia diventato confronto artistico e
intellettuale e sfociato in una visione comune dell'arte come
strumento di denuncia e impegno sociale. Tutto questo è la
mostra 'Renato Guttuso e Pablo Picasso - Una grande amicizia nel
segno dell'arte', allestita nel castello Carlo V di Monopoli
(Bari) dal 5 marzo al 3 agosto.
Pur attraverso linguaggi differenti, entrambi gli artisti
hanno messo la propria pittura al servizio della realtà,
raccontandone contraddizioni, lotte e passioni. Picasso, con il
suo impegno nella rappresentazione delle tragedie del suo tempo,
come in 'Guernica', e Guttuso, con un'arte legata alla vita
popolare e alla denuncia sociale che lo hanno reso una delle
massime espressioni della pittura neorealista italiana. La
mostra è dunque l'occasione per ripercorrere la storia artistica
di Guttuso, la sua pittura profonda sempre al servizio della
realtà, per testimoniare l'ingiustizia sociale e l'abuso di
potere così come le contraddizioni della sua società. Così come
l'opera di Picasso, che con la sua arte ha rivoluzionato la
pittura del Ventesimo secolo, aprendo nuove strade espressive:
prima con la rappresentazione delle classi più umili della
società, poi con le istanze del Cubismo, vera e propria
rivoluzione nella storia delle immagini.
L'incontro fra i due artisti risale al 1947 e fu in grado di
segnare profondamente Guttuso. La mostra raccoglie opere di
entrambi gli artisti in epoche differenti, con l'obiettivo di
evidenziare i punti cardinali del loro pensiero visivo e della
loro storia intellettuale, caratterizzata da relazioni e un
respiro internazionale. In esposizione ci sono anche apparati
biografici che guideranno i visitatori attraverso i momenti
cruciali dell'avventura artistica e umana di Guttuso e Picasso.
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