"Siamo qui a Bari con le bare delle
lavoratrici e dei lavoratori morti lo scorso anno qui in Puglia.
Questa campagna zero morti non è una campagna pubblicitaria è
una battaglia giornaliera nella quale ci impegniamo a chiedere a
tutti di mettersi a un tavolo affinché non ci siano più morti
sul lavoro". Lo ha detto a Bari Ivana Veronese, segretaria
nazionale confederale della Uil, in occasione del flashmob
organizzato in piazza Libertà e battezzato "Mille bare", per
denunciare le morti sul lavoro.
Il sindacato evidenzia che sono stati 19 i decessi in Puglia
da inizio anno e 96 le morti sul lavoro nel 2023. "Un triste
primato - spiega la Uil - che mette la Puglia al secondo posto
nella classifica nazionale dopo la Lombardia e a pari merito con
Emilia Romagna e Campania, ma prima per incidenza nelle prime
tre". A rivelarlo sono i dati Inail che registrano anche "più di
duemila denunce di infortunio al mese da inizio anno. La
provincia più colpita è Brindisi - spiega la Uil - con sei
decessi, seguita da Lecce e Bari (quattro), Foggia e Bat (due)
e Taranto (uno)".
"Noi non ci fermeremo - ha proseguito Veronese - e porteremo
queste bare anche in altre città perché non è accettabile non
poter tornare a casa dal lavoro e non sono accettabili i tanti
infortuni che cambiano per sempre la vita delle lavoratrici, dei
lavoratori e delle loro famiglie". Al flashmob ha preso parte
anche l'attore Ettore Bassi, si tratta della "prosecuzione
naturale della nostra campagna Zeromortisullavoro - evidenzia la
Uil - che portiamo avanti da anni e con la quale chiediamo
l'aumento dei controlli sui luoghi di lavoro con l'assunzione di
nuovi ispettori, l'estromissione dai bandi pubblici delle
aziende che non rispettano gli standard di sicurezza e che non
applicano i contratti nazionali sottoscritti dai sindacati più
rappresentativi, l'istituzione di una procura speciale per
infortuni sul lavoro".
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