"Mai auspicherei violenza, men che meno su qualcuno che ha legittimamente vinto le elezioni e che per questo ci governa.
Io non li ho votati, non condivido le loro idee e mi impegnerò, lotterò perché la loro sconfitta politica avvenga il prima possibile".
Lo ha detto Michele
Riondino che con Antonio Diodato e Roy Paci è il direttore
artistico dell'Uno Maggio Taranto libero e pensante, il concerto
alternativo in corso nel capoluogo ionico che così festeggia la
giornata dei lavoratori. Riondino ha parlato dal palco sotto cui
è stato affisso uno striscione con la scritta "Dal 1965 cambiano
gli attori ma restano i tumori", frase che riporta all'ex Ilva.
L'attore ha parlato anche di chi "capovolge la storia e la
realtà" e che riesce a farlo "procedendo a piccoli passi in
modo che l'accettabile diventi ragionevole e alla fine il
ragionevole diventi legale". "Si procede a piccoli passi e lo ha
pensato bene chi ha deciso di piazzare anti abortisti nei
consultori, chi ha definito i partigiani morti in via Rosella
'una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS'
(il riferimento è alle parole del presidente del Senato, Ignazio
Larussa, ndr)".
"Capovolgere la realtà significa alludere, capovolgere una
fotografia può significare alludere ma comunque la si giri resta
sempre quella immobilità definitiva", ha continuato Riondino in
riferimento al suo post di qualche giorno fa in cui ha
pubblicato un pensiero sulla importanza del 25 aprile allegando
una foto capovolta in cui era ritratto il presidente del Senato.
"Si possono sbagliare modi e tempi ma una cosa dovrebbe essere
chiara a tutti e per essere ancora più chiaro prendo in prestito
le parole del presidente partigiano, Sandro Pertini quando disse
che 'tutte le idee vanno difese e rispettate tranne il fascismo'
che è la morte di tutte le idee e dei diritti. Buon primo maggio
a tutti", ha concluso.
Lo spettacolo è una maratona di 12 ore condotta da Valentina
Petrini, Andrea Rivera, Martina Martorano e Serena Tarabini. Sul
palco ci saranno, tra gli altri Brunori Sas, Serena Brancale,
Cristiano Cosa, Valerio Lundini e I VazzaNikki, Mannarino,
Marlene Kuntz e Francesca Michielin.
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