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Fratellini Gravina, in appello nessun risarcimento alla mamma

Fratellini Gravina, in appello nessun risarcimento alla mamma

'Ciccio e Tore' furono ritrovati un anno e mezzo dopo scomparsa

BARI, 26 ottobre 2023, 13:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Corte d'appello di Bari ha negato il risarcimento dei danni alla madre e alla sorella di Francesco e Salvatore Pappalardi, 'Ciccio' e 'Tore', i fratellini di Gravina in Puglia (Bari) scomparsi dalla loro città il 5 giugno 2006 e i cui cadaveri furono ritrovati il 25 febbraio 2008 in un rudere chiamato 'La casa delle cento stanze'. Il risarcimento era stato chiesto al Comune di Gravina e alla Edilarco, società proprietaria dell'immobile in cui i fratelli si erano recati quel giorno. Il padre, Filippo Pappalardi, che per la scomparsa fu arrestato con l'accusa di duplice omicidio e occultamento di cadavere e successivamente scagionato da ogni accusa, non si è costituito.
    La Corte ha confermato la sentenza di primo grado del settembre 2021 con cui ai familiari era già stato negato il risarcimento: la morte dei due, per entrambi i collegi giudicanti, sarebbe dipesa da caso fortuito. L'immobile, scrivono i giudici nella sentenza di secondo grado, "non era aperto al libero accesso". Il muro di recinzione, alto quasi due metri, "non era facilmente accessibile" ed "era idoneo a impedire l'accesso a terzi". "La circostanza che molti ragazzi - divenuti adulti nel corso del processo - hanno confermato di essersi abusivamente introdotti nell'immobile (per recuperare il pallone o anche per gioco), come correttamente ritenuto dal Tribunale, non consente di inferirne la conoscibilità e prevedibilità dell'evento da parte del custode", si legge nel provvedimento.
    "Neppure i genitori dei ragazzi - scrivono i giudici - erano a conoscenza della frequentazione abituali del fabbricato da parte di questi ultimi". E ancora: "L'abusiva intromissione nell'altrui proprietà, chiusa al libero accesso, non consente di invocare la prevedibilità dell'evento". I fratellini "hanno fatto ingresso in un immobile recintato e visibilmente abbandonato e fatiscente, dando luogo alla fattispecie dell'uso anomalo della cosa in custodia", circostanza che escluderebbe la responsabilità altrui.
   

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