Un grande murale da oggi ricorda
Gaetano Marchitelli, ucciso per errore da un commando criminale
il 2 ottobre 2003, a soli 15 anni, mentre lavorava in una
pizzeria. Oggi, a vent'anni da quella tragedia, è stata infatti
inaugurata l'opera di Daniela Sersale, realizzata su un muro di
piazza Umberto I, nel quartiere Carbonara, dove avvenne la
tragedia. Durante la cerimonia, il sindaco Antonio Decaro ha
anche deposto una corona di fiori sulla lapide del giovane
assassinato dalla mafia.
Il murale è stato realizzato su iniziativa del Comune di
Bari, in collaborazione con il Municipio IV e con il sostegno
della fondazione di antimafia sociale Stefano Fumarulo. Presenti
fra gli altri, oltre a Decaro, i genitori di Gaetano, Francesca
e Vito, il presidente della fondazione Fumarulo, Angelo Pansini,
e il referente regionale di Libera Bari don Angelo Cassano.
"Quel giorno - ha detto Decaro - non solo è stata tolta la
vita a Gaetano ma è anche stata sottratta la voglia di vivere a
Mario Verdoscia, un suo caro amico che da allora, in qualche
modo, ha smesso di vivere". "Oggi - ha aggiunto - abbiamo
ascoltato le parole e le testimonianze dei ragazzi che
frequentano le scuole del quartiere e di Libera che li ha
accompagnati in un percorso di consapevolezza. Il volto di
Gaetano ci accompagnerà per sempre, accompagnerà questa comunità
e tutte le persone che attraversano la piazza, accompagnerà
anche quelli che a pochi metri da qui continuano a delinquere ai
danni del quartiere e di questa comunità".
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