Spiegare in cosa consiste il nuovo Codice degli appalti pubblici, uno strumento destinato ad avere un impatto enorme sul futuro economico e sociale dell'Italia.
E' l'obiettivo dell'incontro pubblico Cosa cambia con il nuovo codice dei contratti pubblici, organizzato oggi nella sede dell'Acquedotto puglise di Bari e promosso da Nexima e Dike Giuridica editrice.
Presenti, fra gli altri, il sindaco di Bari
e presidente dell'Anci, Antonio Decaro, il presidente di sezione
del Consiglio di Stato, Francesco Caringella, il presidente di
Aqp Domenico Laforgia, il presidente di Aeroporti di Puglia
Antonio Vasile e il presidente Legacoop Puglia Carmelo Rollo.
"Si tratta di un cambio di paradigma normativo che è anche
politico, nel senso che in esso sono sottesi indirizzi e
traguardi da perseguire e raggiungere" ha spiegato Caringella.
"La concorrenza - ha aggiunto - cessa di essere un fine per
diventare un mezzo per raggiungere l'interesse pubblico
attraverso contratti utili e produttivi".
Fra le stazioni appaltanti c'è Acquedotto Pugliese.
"Semplificando il regime dei controlli - ha detto il presidente
Laforgia - si raggiunge l'obiettivo di valorizzare un approccio
concreto alle attività, cioè alla realizzazione delle opere".
Vasile ha invece evidenziato che "guardiamo con grande fiducia a
quello che da oggi in poi sarà il nuovo percorso che il
legislatore ha inteso prevedere, anche con l'introduzione di un
elenco di poteri di autorganizzazione riconosciuti a imprese,
pubbliche o private, che operano nei settori speciali". "I due
elementi fondamentali del nuovo Codice - ha concluso Decaro -
sono la messa a regime di tante semplificazioni che noi Anci
avevamo già chiesto e che oggi sono diventate regole, e poi il
principio del risultato e la fiducia nei confronti della
pubblica amministrazione".
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