"Ottant'anni fa, il 9 settembre del
1943, la città e i cittadini decisero di sostenere l'azione del
generale Bellomo a difesa della città vecchia e del porto
rispetto all'attacco nazista. E decisero di proteggere anche un
presidio strategico fondamentale per gli esiti della seconda
guerra mondiale". Lo ha ricordato oggi il sindaco di Bari,
Antonio Decaro, durante le celebrazioni per l'ottantesimo
anniversario dell'armistizio e dell'inizio della Resistenza al
nazifascismo. Decaro, insieme con la sindaca di Bitetto Fiorenza
Pascazio, ha reso omaggio alle lapidi affisse sul palazzo della
Dogana, a ricordo dei caduti nella difesa del porto.
"Attraverso queste ricorrenze - ha aggiunto - in questi anni
da sindaco ho attraversato la storia di una città che può tenere
la testa alta rispetto agli orrori del nazifascismo". "Questa -
ha evidenziato - è la dimostrazione che la guerra si può fare
non solo con le armi, ma anche con le idee, con la forza di
volontà. In questi anni abbiamo riannodato i fili della storia
della città per guardare al futuro di una città libera,
democratica e più sicura". Le celebrazioni sono proseguite con
la commemorazione, su via Venezia, alla pietra di inciampo che
ricorda il gesto di Michele Romito, che fermò una colonna
corazzata tedesca lanciando bombe a mano. Presente l'assessora
alle Politiche giovanili, Paola Romano. Nell'ex palazzo delle
Poste è, infine, in programma il ricordo del sindacalista Pietro
Stallone e dei postelegrafonici, con l'assessora comunale alla
Cultura Ines Pierucci.
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