"Chiediamo all'amministrazione di
individuare una struttura di proprietà comunale da adibire in
tempi rapidi ad accogliere in maniera più dignitosa questi
lavoratori, considerato anche che la campagna non si protrarrà
che per altre 2 o 3 settimane al massimo". Lo dichiarano in una
nota Antonio Gagliardi e Anna Lepore, segretari generali di Flai
Cgil Puglia e Flai Cgil Bari, rivolgendosi alla sindaca di Turi
Tina Resta. L'appello fa seguito alla denuncia dei giorni scorsi
"sulle condizioni di accoglienza degli operai agricoli stranieri
impegnati nella raccolta delle ciliegie, ospitati in una
struttura definita 'foresteria'", pagato con fondi regionali,
"ma costretti a dormire in gazebo di plastica, con punte di
caldo già eccezionali, totalmente privi di ogni accessorio,
quindi ridotti a giacigli su coperte o per i più fortunati su
materassi recuperati grazie alle associazioni di volontariato.
Il tutto - evidenzia il sindacato - pagando anche un euro al
giorno per la tassa di soggiorno".
"Al momento dalla sindaca di Turi non ci è giunta alcuna
convocazione - dicono Gagliardi e Lepore - , nonostante le
promesse e l'evidente urgenza che la situazione richiederebbe" e
"al momento non è dato sapere se è stato sospeso, come
annunciato, il pagamento della tassa di soggiorno". Il sindacato
chiede inoltre che "individuata la struttura, la stessa sia
dotata di presidio sanitario fisso, mentre va dato atto alla
Regione e al Centro per l'impiego di essersi già attivati a
seguito delle nostre denunce con una presenza nel campo, per
favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro nel pieno
rispetto della legalità".
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