"È noto che il patrocinio
dell'arcidiocesi di Taranto al Mysterium Festival non è di
natura economica, che l'arcivescovo non gestisce un centesimo di
queste iniziative né in alcun modo ha titolo su aspetti
gestionali. Quindi l'arcidiocesi non restituisce nulla perché
non ha ricevuto nulla". Lo sottolinea in una nota don Emanuele
Ferro, portavoce della Curia, replicando al comunicato del
Comitato 'Cittadini Liberi e Pensanti' nel quale si chiedono le
dimissioni dell'arcivescovo di Taranto "accusato - aggiunge don
Emanuele - in maniera infondata di aver ricevuto soldi dalla
Total per il Mysterium Festival. L'impegno della curia è quello
di contribuire a che la programmazione culturale ed artistica
sia una cornice consona e opportuna ai riti della Settimana
Santa, mettendo a disposizione gratuitamente siti e personale
proprio per l'accoglienza delle iniziative".
La sponsorship "è interamente curata - conclude il portavoce
dell'arcivescovo - dalla Ico Magna Grecia che tra l'altro a noi
ha dichiarato che gli sponsor interessati a Tempa Rossa sono
main sponsor dell'intera programmazione annuale dell'orchestra e
non solo del Mysterium. Dispiace ancor più dell'accusa faziosa,
falsa e strumentale che tenta di infangare l'impegno di
monsignor Santoro per Taranto, che ci si ostini sempre a
percorrere vie di divisione e di fango". La chiarezza "con la
quale - conclude don Emanuele - monsignor Santoro si è espresso
per il 'Sì' del prossimo referendum del 17 aprile è chiaramente
indice di libertà da qualsiasi vincolo di natura economica e
politica".
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