"Noi abbiamo fatto tutto
il possibile, ora tocca a voi". È lo sfogo che i quattordici
dipendenti della Silplaster (produzione di palette per
distributori automatici) di Casale Monferrato (Alessandria)
hanno affidato a uno striscione. È stato appeso oggi fuori dai
cancelli durante il presidio promosso in occasione dello
sciopero di otto ore. L'adesione - come spiegato da Angelo
Paternò (Filctem Cgil) e Chiara Devecchi (Femca Cisl) - è stata
praticamente totale: "Dei tredici operai e l'impiegata, mancava
solo una persona, in malattia".
Motivo dello sciopero è la comunicazione dell'azienda, in cui
ha richiesto la cassa integrazione ordinaria dal 20 al 30 marzo,
"per la crisi dei volumi di lavoro - precisano i sindacati - con
richiesta dei prodotti molto bassa. È da ottobre che succede,
per sette-dieci giorni tutti i mesi". Questa volta però la
proprietà non anticiperà la retribuzione, quindi si dovrà
attendere il pagamento diretto da parte dell'Inps. Chiesta anche
una bozza d'accordo, "mai arrivata", per avviare un percorso
temporaneo per tentare di superare il momento di crisi. Atteso
anche il saldo della tredicesima 2024.
Se il problema non rientrerà in breve tempo i livelli
occupazionali saranno a rischio, "con un esubero intorno al 50%
della forza lavoro", concludono Paternò e Devecchi.
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