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Commissario Città della Salute, un piano per farla leader in Ue

Commissario Città della Salute, un piano per farla leader in Ue

Si è insediato Thomas Schael. Riboldi, "serve una guida forte"

TORINO, 01 marzo 2025, 14:37

Redazione ANSA

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Le prime due circolari firmate da Thomas Schael, il commissario della Città della Salute e della Scienza di Torino che si è insediato oggi, contengono un richiamo al rispetto del divieto di fumo e un invito a rispettare i principi e le condizioni che regolano il "corretto esercizio" dell'attività di libera professione. Ma sulla scrivania del manager che si definisce un "progettista di organizzazioni complesse", "uno studioso e ricercatore, abituato a socializzare in contesti nuovi", ci saranno presto i progetti e i documenti del "piano strategico e industriale per il prossimo futuro", dell'azienda ospedaliero-universitaria più importante del Piemonte e tra le migliori in Italia, nella direzione di portarla una "leadership in ambito europeo".
    Sessantadue anni compiuti, originario della Germania, Schael ha una carriera trentennale come manager nel settore pubblico e privato; l'ultimo suo incarico, prima della nomina a Torino, è stato quello di direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, in Abruzzo.
    La sua scelta è stata motivo di dibattito tra Regione Piemonte e Università: "ma diciamo che alla fine c'è stata un'intesa, un'intesa non scritta", ha commentato Schael, mentre l'assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, ha puntualizzato: "l'Università aveva le due idee ma poi c'è stata un'apertura di credito. E adesso la Città della Salute e della Scienza dovrà avere una guida forte, anche per superare l'incidente di percorso (l'inchiesta giudiziaria sui conti dell'azienda, ndr) che ha rischiato di creare una macchia.
    "Il decreto ministeriale 70 (che definisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi dell'assistenza ospedaliera, ndr) non prevede i Dea di terzo livello, ma io - ha detto Schael - considero tale la Città della Salute nelle sue articolazioni, pari con le realtà europee del Pascal di Parigi e della Charité di Berlino. Scriveremo insieme alla Regione Piemonte, e a chi ne vuole fare parte, un piano di sviluppo dell'Azienda, anche con la prospettiva del trasloco nel Parco della Salute, a partire da un disegno volto a ottimizzare le risorse per il potenziamento della qualità dei servizi".
    "Su queste basi - ha aggiunto Schael - si potrà remare in un'unica direzione. quella della crescita e del miglioramento della Città della Salute".
   

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