Dopo il grande successo ottenuto al
Museo Nazionale dell'Automobile di Torino, con oltre 165.000
visitatori che hanno esplorato il mondo del rally storico, la
mostra The Golden Age of Rally approda in Giappone. Fino all'8
aprile il Fuji Motorsports Museum ospita il viaggio nell'epoca
d'oro di questa disciplina sportiva, frutto della collaborazione
tra Toyota Motor Corporation e la Fondazione Gino Macaluso per
l'Auto Storica. L'idea di portare The Golden Age of Rally in
Giappone nasce dall'incontro tra Akio Toyoda, presidente di
Toyota Motor Corporation, e Monica Mailander Macaluso,
presidente della Fondazione Gino Macaluso per l'Auto Storica.
"Vedere la nostra collezione esposta in Giappone è una
grande emozione e una conferma del valore culturale che il rally
ha a livello globale. Questa mostra rappresenta un ponte tra due
tradizioni motoristiche di eccellenza e ci permette di
condividere con il pubblico giapponese la storia e l'evoluzione
di un motorsport che ha segnato intere generazioni" spiega
Monica Mailander Macaluso.
L'esposizione al Fuji Motorsport Museum racconta
l'evoluzione del rally attraverso una selezione di auto
iconiche, rappresentative di diverse epoche e culture. Tra le
vetture esposte spiccano sei gioielli della Fondazione: BMC Mini
Cooper S (1966), Lancia Stratos (1976), Fiat 131 Abarth GR.4
(1978), Renault R5 Turbo (1981), Audi quattro (1981) e
l'emblematica Fiat X1/9 Abarth Prototipo, al cui sviluppo Gino
Macaluso lavorò, in qualità di capoprogetto, per la squadra
corse Fiat. Un modello studiato per i rally, che non vide mai la
produzione di serie e l'omologazione nel Gruppo 4: un cambio
strategico di Fiat decretò la fine del progetto poco dopo il
termine del Giro d'Italia automobilistico del 1974, che Gino
aveva corso con Clay Regazzoni, proprio a bordo della X1/9 in
mostra.
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