Nasce un nuovo laboratorio di
ricerca all'Università di Torino per sviluppare terapie
antitumorali meno tossiche e più efficaci. Marta Serafini, 33
anni, è la ricercatrice UniTo che si è aggiudicata un
finanziamento Airc da un milione di euro per cinque anni.
I fondi, destinati a ricercatori di eccellenza con esperienza
internazionale, permetteranno a Serafini di sviluppare un
progetto innovativo in ambito oncologico al Dipartimento di
Scienza e Tecnologia del Farmaco.
La sua ricerca si concentrerà sulla progettazione di
potenziali farmaci antitumorali capaci di attivarsi
selettivamente nei tumori, sfruttando i bassi livelli di
ossigeno tipici delle neoplasie. Un approccio che, se si
rivelasse efficace, porterebbe a un duplice obiettivo: ridurre
le tossicità elevate attualmente associate ad alcune terapie
antitumorali e delineare una nuova strategia per lo sviluppo di
farmaci antitumorali più specifici e meno tossici.
"I farmaci oncologici oggigiorno sono incommensurabilmente
migliori rispetto al passato per efficacia e sicurezza. Eppure,
molto di più si può fare e il mio progetto mira a sviluppare dei
farmaci intelligenti, che si formano ed agiscono solo dentro al
tumore, amplificando quindi il loro effetto ma risparmiando i
tessuti sani", spiega Serafini.
Marta Serafini è nata a Gattinara (Vercelli) e si è laureata
in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all'Università del
Piemonte Orientale. Dopo il dottorato si è trasferita a Oxford,
dove ha approfondito le sue conoscenze nell'ambito della chimica
farmaceutica e della biologia, lavorando specificatamente
sull'ipossia tumorale.
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