Un complesso intervento di
rimozione di un angiolipoma renale è stato portato a termine nel
reparto di Urologia dell'ospedale Sant'Andrea di Vercelli su una
paziente di 71 anni. Alla donna, con un solo rene funzionante a
seguito di un'asportazione di quello sinistro avvenuta nel 1998
per la stessa patologia, è stata scoperta la formazione benigna
di 8 centimetri che comportava un rischio significativo di
emorragie interne. Durante la procedura di nefrectomia parziale,
tramite compressione è stato interrotto il flusso arterioso al
rene per minimizzare il sanguinamento intraoperatorio. Questa
tecnica ha consentito di rimuovere in modo radicale
l'angiolipoma senza importanti perdite di sangue, preservando
l'unico rene rimasto alla paziente.
Grazie all'équipe di Giovanni Cipollone, che ha guidato
l'Unità operativa di Urologia, è stato possibile evitare alla
paziente una condizione di insufficienza renale cronica che
l'avrebbe costretta alla dialisi, migliorando significativamente
la qualità della sua vita. "Questo intervento rappresenta un
esempio di come la competenza medica e l'utilizzo di tecniche
chirurgiche avanzate possano fare la differenza nella vita dei
pazienti, favorendo peraltro un recupero piuttosto rapido",
commenta il direttore generale dell'Asl Vercelli Marco Ricci.
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